NAPOLI – Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi con fermezza e determinazione sostiene dando voce ai tanti fotografi, gestori di laboratori fotografici e video-maker Campani e scrive al Presidente Vincenzo De Luca.
Egregio Presidente,
Le scrivo in relazione alla nota criticità epocale da Coronavirus, che ha messo in ginocchio -come risaputo- non solo l’apparato sanitario, ma anche l’intero sistema socio-economico, e stavolta desidero prestare la mia voce ai tanti fotografi, gestori di laboratori fotografici e video-maker Campani che mi hanno sollecitato in tal senso, rappresentandomi le enormi difficoltà in cui anche questa categoria versa al momento.
Dopo essere stati esclusi -salvo che per la forma individuale- dai sussidi governativi previsti solo per quelle attività esplicitate nei vari DPCM succedutisi all’inizio dell’emergenza oggettivata, questi professionisti si sono visti escludere anche dai provvedimenti previsti dal c.d. Piano per l’emergenza socio-economica della Regione Campania, varato il 07/04/2020 con deliberazione n. 170 e una dotazione dichiarata di ben 908 milioni di euro.
Tale discriminazione si è inserita in un contesto già di per se stesso insostenibile per il descritto comparto di lavoro, stante il divieto di organizzare feste e cerimonie sancito dalle disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha costretto a chiudere studi e laboratori di fotografia e video-making, in quanto totalmente privi di clienti, pur dovendo però gli operatori di settore continuare a pagare spese generali di gestione quali affitti, utenze, assicurazioni e contratti di servizio. Al riguardo mi preme segnalarLe che in Campania questo comparto muove circa 400 milioni di euro, e ogni fotografo che si occupa di cerimonie si avvale della collaborazione di almeno tre o quattro persone (dronista, assistenti vari, tecnici, etc.).
Se in generale è tutto il mondo del wedding planning ad essersi fermato, dalle confezioni all’estetica, passando per i fiorai, l’oggettistica, le bomboniere e i mobilifici, ciò che rende insostenibile la situazione per i fotografi, i video-maker e gli addetti ai laboratori fotografici è il fatto che gli introiti della loro professione non sono spalmati uniformemente durante l’anno, ma che circa l’80% si concentra tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate.
Pertanto, con la presente sono a chiederLe l’inserimento delle attività professionali di cui ai codici ATECO nn.74.20 e 47.78 tra quelle aventi diritto al bonus una tantum a fondo perduto decretato in favore delle microimprese artigiane, commerciali, industriali e di servizi, previsto dal Piano Regionale sopra richiamato e, in subordine, l’erogazione di un sussidio mensile straordinario fino alla fine dell’emergenza, perché se per molte piccole imprese artigiane il rischio di non alzare la serranda è alto, per molti di questi professionisti si tratta di una terribile realtà, considerato che indipendentemente dalla fine della pandemia, la loro attività è letteralmente paralizzata, e le cerimonie non tenutesi nel 2020 non potranno comunque essere recuperate in toto nel 2021.
Nella convinzione che l’incomprensibile esclusione operata nei confronti dei suddetti professionisti sia unicamente dovuta ad un errore materiale, sono ad esporLe la necessità di una nota di rettifica del Bando Regionale di che trattasi, con l’accoglimento delle istanze di ambito e, soprattutto, di voler considerare le richieste di sussidio così come formulato.
Confidando che Lei voglia dare seguito a tale proposizione con l’urgenza del caso, porgo cordiali saluti. Il Consigliere Avv. Gianpiero Zinzi
PROT. N°166 DEL 02-05-2020_U_Richieste in favore degli Operatori fotografici
Lascia un commento