L’articolo 393 del Codice Penale italiano riguarda il “Rifiuto di denaro di metallo”. Esso stabilisce che chiunque rifiuti monete aventi corso legale o medaglie, è soggetto a una multa. Nel caso menzionato, la struttura dell’ASL di Caserta ha rifiutato il pagamento del ticket in contanti da parte del paziente, il che ha portato alla multa di 30 euro da parte della Guardia di Finanza.
Sebbene 30 euro rappresentino un’ammenda relativamente modesta, questa situazione sottolinea l’importanza di rispettare le leggi e le regolamentazioni relative ai pagamenti e alle transazioni finanziarie. In Italia, il denaro contante è ancora ampiamente accettato, ma ci sono casi in cui le istituzioni o le aziende possono avere regolamenti interni che limitano l’uso del contante per vari motivi, inclusi motivi di sicurezza e amministrativi.
È importante che le organizzazioni, compresi i servizi sanitari, rispettino le leggi in vigore e comunichino chiaramente le politiche di pagamento accettate ai pazienti o ai clienti.
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