CASERTA. «Non c’è un luogo sicuro. La violenza contro le donne si compie ovunque: a casa, a lavoro, a scuola, all’università; per strada, durante le migrazioni e sempre di più sul Web, attraverso la violenza online e l’incitamento all’odio. La dimensione del problema continua a essere preoccupante: in Italia, una donna su tre ha subito una violenza fisica o sessuale, senza contare le forme ancora più subdole di prevaricazione, quelle psicologiche. L’emergenza sanitaria e il lockdown hanno aggravato le cose: sono riesplosi gli episodi di violenza domestica e le aggressioni: sono state circa il 30% in più le donne che hanno richiesto aiuto, e sappiamo bene quanta reticenza ancora ci sia nel denunciare». L’ha dichiarato Lucia Esposito, candidata al Consiglio regionale nel Partito democratico, intervenuta, il 12 settembre a Caserta, ad un incontro, dal titolo “La violenza di genere ai tempi del Covid 19”, promosso da Haumea Fuori dal Silenzio, associazione presieduta da Anna Maria Iannotta, al quale ha partecipato anche Gennaro Oliviero. «A chi si candida a ricoprire un ruolo istituzionale si chiedono soluzioni rapide, anche di fronte a questioni enormi. Ed è giusto! Sono convinta che questa sfida si vinca con l’educazione, in famiglia e a scuola, e con la sensibilizzazione, promuovendo modelli virtuosi e percorsi di consapevolezza. Nel frattempo, però, la politica deve investire soldi veri in strumenti dedicati alle vittime che vogliano raggiungere l’autonomia personale, abitativa, sociale e lavorativa. Ed io in Regione mi batterò per questo», ha concluso Esposito.
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