Il Prefetto di Caserta, Lucia Volpe, ha presieduto al Palazzo del Governo, una riunione – si legge nel comunicato stampa – di coordinamento per l’esame periodico delle condizioni di sicurezza del personale sanitario nei presidi ospedalieri della provincia, anche a seguito di un recente episodio verificatosi presso l’Ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa. Nel corso dell’incontro – al quale hanno partecipato il Questore Andrea Grassi, il Comandante provinciale dei Carabinieri Manuel Scarso, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Nicola Sportelli e i Direttori Generali dell’ASL di Caserta, Amedeo Blasotti, e dell’Azienda Ospedaliera – continua il comunicato – “Sant’Anna e San Sebastiano”, Gaetano Gubitosa – si è proceduto ad un aggiornamento della ricognizione avviata sul fenomeno già dallo scorso anno.
Al riguardo, i rappresentanti delle aziende sanitarie hanno illustrato una serie di iniziative e procedure operative promosse presso i nosocomi con maggior numero di accessi – Caserta e Aversa – assicurando l’ulteriore intensificazione delle misure già in atto (sistemi di videosorveglianza, vigilanza privata armata, servizi di portierato). In particolare, tra le misure messe in campo: la differenziazione dei percorsi dei pazienti sulla base dei codici di colore assegnati all’arrivo in pronto soccorso, con l’accesso diretto – prosegue il comunicato – ai reparti competenti per i casi meno gravi (c.d. fast track); la realizzazione di interventi strutturali per garantire la permanenza di utenti ed accompagnatori in ambienti separati e idonei, al fine di migliorare la qualità dei servizi resi; l’attivazione di Poliambulatori – alcuni già istituiti nei comuni di Aversa e Trentola Ducenta – per l’assistenza a coloro che non necessitano di ricovero al pronto soccorso; l’attivazione di un servizio di messaggistica sui telefoni cellulari allo scopo – si legge ancora – di informare familiari e caregiver sullo stato di salute dei pazienti in attesa.
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