Al S.Anna e S. Sebastiano c’è personale che ama il suo lavoro, ma non viene messo in condizioni di ‘operare’. Un’ospedale…da ricovero
Accompagnati o da soli in auto fino all’ingresso dell’ospedale, ma poi? Al S.Anna e S. Sebastiano c’è personale che ama il suo lavoro, ma non viene messo in condizioni di ‘operare’. Manca l’ A B C esempio…un servizio di sedie a rotelle per muoversi tra reparti e ambulatori. Qui o ci si porta la sedia da casa o la si fa a piedi, nonostante le difficoltà. La denuncia arriva da molti fruitori non deambulanti dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Arrivano all’ingresso e non trovano al Pronto soccorso, la possibilità di prendere in prestito una sedia. (clicca per il video)
In altri ospedali, esiste invece un servizio di sedie a rotelle direttamente all’ingresso dei padiglioni: i pazienti dispnoici o con difficoltà di deambulazione possono prenderle in prestito lasciando un documento o una tessera e utilizzarle “a gettoni” per muoversi all’interno dell’ospedale il tempo necessario, raggiungendo comodamente il reparto, l’ambulatorio o lo sportello amministrativo dove viene erogata la prestazione. A Caserta no. Insomma, se non hai ‘il santo a cui votare’ la regola è: arrangiarsi. Le richieste per cambiare le cose da parte dei pazienti in carrozzella sono molte e alcune di vecchia data e il problema è confermato anche all’interno delle unità operative dove a causa della riduzione delle risorse gli acquisti di sedie a rotelle sembrano stati accantonati.
Sarebbe il caso che gli utenti con disabilità, o le donne in stato interessante, trovino alle portinerie o all’ingresso del Pronto soccorso un servizio, con sistemi di prestito a gettoni (un po’ come i carrelli nei supermercati, ndr) per evitare che le carrozzelle vengano lasciate in giro e mantenere così un ordine nel servizio, semmai con personale che accoglie , che vuole dare un contributo volontario.
Lascia un commento