Casalnuovo – La terra dei fuochi brucia ancora. Oggi è toccato a Casalnuovo, precisamente in zona Tavernanova,in via casa dell’acqua verso il parco Orsa Maggiore.
Proprio oggi,nella giornata della manifestazione prevista alle ore 18:00 a Caivano,inerente al rogo della scorsa settimana,per dire basta a tutto questo. Intanto il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca continua a dire di non usare il termine “terra dei fuochi” e qualcuno addirittura dice che non esiste.
«Non parlerò mai più della terra dei fuochi, secondo me va cancellata e lo dico anche agli esponenti di Governo». Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, intervenendo a un incontro promosso dalla Coldiretti, a Napoli, dal titolo «Mai più Terra dei fuochi». «Togliamo di mezzo questa espressione, parliamo di Napoli nord, Caserta sud, parliamo di quello che volete – ha affermato – ma basta terra dei fuochi, togliamo di mezzo questa espressione che non ha motivo di esistere». De Luca ha ricordato che sulla Terra dei fuochi «abbiamo cominciato a lavorare nel luglio 2015», quando fu deciso di affidare all’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno un «lavoro per portare a Milano, in occasione dell’Expo, una fotografia della situazione reale della Terra dei fuochi». «Dal lavoro è risultato che solo il 2% del terreno poteva presentare rischi – ha sottolineato – La Campania oggi è la regione più controllata e monitorata di Italia. Se facessimo gli stessi controlli in Lombardia verrebbero fuori cose da sant’Uffizio». «Abbiamo lanciato il programma ‘Campania Trasparentè – ha concluso – se ci sono i problemi li denunceremo sennò non vogliamo rotture di scatole».
Nel frattempo, solo tanto fumo…
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