Nella serata di ieri (11 settembre) la Squadra Mobile della Questura di Caserta ha tratto in arresto un 30enne della provincia di Napoli, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti, resosi stavolta responsabile dei reati di truffa e di furto con strappo ai danni di un’anziana donna residente a Caserta.
Nel corso di un’attività di prevenzione del crimine diffuso disposta dal questore di Caserta, gli investigatori della Squadra Mobile, mentre transitavano per le vie del centro cittadino, hanno notato un uomo che stazionava con fare sospetto all’esterno di un edificio. Gli agenti hanno seguito il sospettato e lo hanno visto entrare all’interno di uno stabile. Gli agenti della Squadra Mobile, pertanto, sono entrati nell’edificio e poco dopo hanno bloccato l’uomo nel momento in cui usciva frettolosamente da un’abitazione. In quel frangente gli investigatori hanno notato che il sospettato stava mettendo delle banconote nella tasca dei pantaloni. Immediatamente dopo, la proprietaria dell’appartamento dal quale stava uscendo l’uomo ha denunciato ai poliziotti che lo sconosciuto le aveva sottratto 1000 euro in banconote. La donna ha poi precisato che lei stessa aveva messo quell’importo da parte, perché era stata contattata telefonicamente nel pomeriggio da un uomo che, identificandosi come suo figlio, le chiedeva somme di denaro che sarebbero dovute servire per onorare un debito. L’interlocutore aveva poi invitato la donna a consegnare 1000 euro a un suo amico che sarebbe di lì a poco passato a casa dell’anziana signora. Dopo aver visto la persona incaricata alla riscossione, la donna ha intuito di essere stata vittima di una truffa e si è rifiutata di consegnare la somma di denaro: a fronte di tale reazione, l’uomo ha strappato il denaro dalle mani della vittima e si è dato alla fuga per le scale, dove è stato intercettato dagli investigatori.
Alla luce di quanto dichiarato dalla vittima, gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti, hanno arrestato il malfattore. Il malvivente, da ritenersi innocente fino alla pronuncia di una sentenza definitiva ed evidenziato che la misura precautelare è stata adottata senza il contraddittorio con le parti e le difese e che il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità, su disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, è stato rinchiuso nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, in attesa del processo per direttissima.
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