Tra poche ore, oggi Venerdi 7 ottobre, sciopero degli studenti. Gli allievi italiani sciopereranno contro la Buona Scuola di Renzi.
“È il momento di dire basta”; con questo grido migliaia di studenti italiani domani si ritroveranno nelle principali piazze per lo sciopero della scuola.
Domani, quindi, ci sarà il primo sciopero della scuola per l’a.s. 2016/2017. Come abbiamo visto, però, non saranno docenti e personale ATA ad incrociare le braccia, ma gli studenti. Questi scenderanno in piazza per protestare contro l’attuale sistema scolastico che non garantisce alcuna sicurezza per il loro futuro professionale.
Per lo sciopero della scuola con protagonisti gli insegnanti, invece, bisognerà aspettare il 21 ottobre, quando è in programma una protesta generale di tutte le categorie pubbliche e private. A quanto pare quindi non sono solamente gli insegnanti ad avercela con il Governo Renzi per l’impianto della Buona Scuola, ma anche le associazioni studentesche. Ed è per questo che tra poche ore , in occasione del primo sciopero della scuola, si sono dati appuntamento nelle maggiori piazza italiane per dare voce ai loro diritti.
La maggior parte degli studenti che prenderanno parte ai cortei provengono dalle Università italiane, ma ce ne saranno anche diversi delle scuole superiori. Per loro l’assenza durante lo sciopero è giustificata? Di seguito trovate tutte le informazioni che cercate sullo sciopero degli studenti di venerdì 7 ottobre, dalle motivazioni ai chiarimenti sulle assenze.
Quindi, se anche voi pensate che la scuola italiana non sia in grado di garantirvi un futuro e state pensando di partecipare allo sciopero della scuola del 7 ottobre, continuate a leggere.
Scuola, sciopero degli studenti del 7 ottobre: le motivazioni
Mentre i docenti si preparano alla protesta del 21 ottobre, quando è in programma lo sciopero generale, gli studenti italiani sono pronti per scendere in piazza. Infatti, nelle maggiori città italiane venerdì 7 ottobre ci saranno diversi cortei a cui prenderanno parte sia gli studenti delle scuole superiori che gli universitari.
I motivi della mobilitazione del 7 ottobre sono diversi. In particolare, la Rete degli Studenti Medi ha indetto lo sciopero per protestare contro l’abbandono scolastico e l’incertezza cui vanno incontro i ragazzi. Come spiegato da Gianmarco Manfreda, coordinatore nazionale di questa associazione, gli studenti hanno perso fiducia nella scuola e nelle Università e questo non è assolutamente tollerabile. Manfreda ha dichiarato:
“Non possiamo continuare a vivere nell’incertezza vogliamo trovare riscontro ai dubbi delle tante studentesse e dei tanti studenti che da questa settimana ritorneranno tra i banchi di scuola, ma che hanno perso da tempo la capacità di credere che proprio da lì si inizia a costruire il proprio futuro”.
Per le scuole superiori, invece, sciopereranno coloro che aderiscono all’Unione degli Studenti. Questi sono concordi sul fatto che il Governo Renzi fa solamente delle false promesse, non investendo abbastanza per il futuro della scuola. “Servono finanziamenti consistenti, di gran lunga superiori alle risorse straordinarie pari a 50 milioni che erano presenti nella scorsa finanziaria”, dichiarano gli studenti.
Come possiamo leggere dal sito dell’Unione Nazionale degli studenti, i motivi dello sciopero sono diversi:
- per dire No alle disuguaglianze: gli studenti chiedono una legge nazionale sul diritto allo studio dal momento che migliaia di loro sia al Nord che al Sud sono esclusi dall’accesso ad un’istruzione gratuita e di qualità;
- per protestare contro la scuola azienda;
- per contrastare l’alternanza scuola-lavoro;
- per dire No al preside manager;
- contro la privatizzazione dei luoghi del sapere;
- per dire No ad un futuro precario.
Nel dettaglio, l’Unione degli Studenti vuole un allargamento dei beneficiari delle borse di studio oltre ad una riforma della tassazione con una no tax area fissata a 28 mila euro di ISEE.
Insomma, se Renzi sperava di “conquistare” gli studenti con il bonus di 500€ per i diciottenni, ha fallito nel suo intento. E lo stesso vale per gli insegnanti, che nonostante il bonus da 500€ confermato anche per il 2017, si riverseranno in piazza il 21 ottobre per scioperare contro la Buona Scuola. Siamo solo ad ottobre, ma il clima è già rovente.
Scuola, sciopero degli studenti del 7 ottobre: l’assenza va giustificata?
Per quanto la maggior parte degli insegnanti potrebbero essere d’accordo con la decisione degli studenti che non andranno a scuola per scioperare, non potranno comunque chiudere un occhio sulla giustificazione dell’assenza.
Infatti, quando un allievo non entra in classe per motivi di sciopero (sia degli studenti che degli insegnanti) deve giustificare la sua assenza. Quindi, se pensavate che l’assenza in caso di sciopero degli studenti non sarebbe stata conteggiata, vi sbagliavate.
Gli studenti maggiorenni comunque potranno firmare da soli il loro libretto delle assenze, tranne nel caso in cui il regolamento della scuola preveda diversamente. Se invece siete minorenni e volete partecipare allo sciopero degli studenti di venerdì 7 ottobre, vi consigliamo di parlarne prima con i vostri genitori senza fare le cose di nascosto.
Lascia un commento