DI GIANCLAUDIO DE ZOTTIS
Eravamo rimasti al dirottamento dell’Achille Lauro, risoltosi con il rilascio di tutti gli ostaggi con l’attracco della nave dirottata dai terroristi filo-palestinesi, ad eccezione del passeggero isaraelo-americano Klinghofer che era stato ucciso e buttato in mare all’atto dell’arrembaggio e di cui si scoprì la morte solo in seguito, tant’è che lo stesso comandante della nave dichiarò al processo che lo ignorava , fino alla fine del sequestro. Tra i giorni del dirottamento 7 ed 8 ottobre 1985 e quelli successivi , vi fu un vero e proprio scambio di azioni conoscitive e di telefonate perentorie tra gli Usa, il governo italiano, quello egiziano e persino con il capo del governo Siriano Assad. Il dettaglio degli accadimenti si trova su Wikipedia, basta cercare la voce ‘sigonella craxi’. Ma si tratta di un vero e proprio romanzo da spy story politica. Con protagonisti Craxi, Andreotti, Abu Nidal , Abu Abbas, dell’ala filosiriana di Al Fatah, Yasser Arafat , capo dell’OLP, il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, il consigliere e segretario di Stato Henry Kissinger. Nel film ‘HAMMAMET’ che rievoca lo scorcio della vita dell’uomo politico italiano, presidente del consiglio e segretario del PSI, l’episodio chiave delle sfortune politiche di Craxi presso gli americani, che, seppure ingentilite e cammuffate dalle dichiarazioni successive ai fatti, si vede solo il riepilogo per una sola immagine del nipotino che gioca col modellino di aereo simile a quello fatto atterrare dagli F14 americani, nella base di Sigonella, dove credevano di poter fare al loro piacimento, mentre gioca vicino al nonno già in esilio ad Hammamet, con intorno il doppio cerchio di soldatini raffiguranti i marines americani della Delta Force che volevano mettere le mani su Abu Nidal ed Abu Abbas , autore il primo e nogoziatore il secondo, e deportarli negli Stati Uniti dove avrebbero fatto la fine che meritavano, secondo gli americani, che li ritenevano terroristi tout court e quindi nemici giurati degli Stati Uniti ( e di Israele) , ed i carabinieri cui Craxi aveva ordinato di opporsi ai marines, armi in pugno, a costo di arrivare al conflitto a fuoco, poiché lo stesso Craxi per la liberazione degli ostaggi che, tutti, tranne il povero Klinghofer, erano tornati sani e salvi a casa, il nostro presidente del consiglio,aveva garantito, in caso di rilascio immediato degli ostaggi, l’immunità e la liberta di andare dove avessero creduto opportuno, e, persino la Siria e l’Egitto, per non contrariare troppo gli americani, avevano rifiutato di far atterrare l’aereo coi terroristi e che doveva decollare da Sigonella , con cui pure avevano trattato per il rilascio degli ostaggi, e dunque l’aereo fu fatto prima atterrare a Fiumicino e poi i terroristi si erano imbarcati su un aereo di linea diretto in Yugoslavia a Belgrado, in pratica oltre cortina, anche se Tito non aderiva al patto di Varsavia, ma pur sempre comunista ed antiitaliano era , ricordiamo le foibe in cui furono massacrati gli italiani quando l’Istria dopo la II Guerra mondiale, passò alla Yugoslavia. Da questo complessa vicenda si evince una cosa fondamentale, in parte formalmente contraddetta dalle autorità italiane in carica, Meloni, Tajani, Crosetto , e persino il Papa che ha consentito, notizia di oggi, che in Vaticano si aprisse una delegazione mondiale delle rappresentanze ebraiche nel mondo, quasi a dire che oggi dobbiamo essere tutti con Israele, e che il giusto sta dalla sua parte. Però sia il cardinale Parolin, lo stesso Tajani, e persino il Presidente Biden hanno dovuto ammettere, che, dopo, ma molto dopo, le giuste rappresaglie di Israele contro Hamas ma in pratica anche contro il popolo palestinese, si potrà por mano alla nascita dello Stato sovrano della Palestina, secondo la dottrina dei ‘due popoli due stati’, in pace perenne l’uno con l’altro. La cosa fondamentale è che per gli italiani trattare per salvare gli ostaggi e persino essere più blandi nelle prese di posizione per evitare, se possibile, gli attentati terroristici con vittime quasi sempre esclusivamente civili, inermi ed incolpevoli, è una ‘condicio sine qua non’. Per gli americani e gli israeliani vige la legge del taglione, ‘occhio per occhio e dente per dente’. E qui forse l’elemento religioso è fondamentale. Non solo per gli ebrei la vendetta, il diritto di rappresaglia, costi quel che costi, in termini di bilancio di vite umane tranciate, mentre per noi italiani la tolleranza ed il perdono che permettono di salvare vite umane è imprescindibile. E guai se i nostri governanti lo ignorassero! Il nostro popolo nel profondo dell’anima non lo capirebbe e si ribellerebbe. Hamas, dal canto suo ha cominciato a liberare due ostaggi, non a caso, due donne americane. Una furbata politicamente inarrivabile per accreditarsi come uomo che anche se predica la distruzione di Israele, ha aperture e disponibilità di tipo umanitario. E’ come se avesse messo dei fiori, o addirittura un tappo, nelle canne dei cannoni e dei carri israeliani. Poiché adesso, dopo che ha anche mostrato in video un altro ostaggio, una diciassettenne con doppio passaporto francese, quindi francese a tutti gli effetti, e ce ne sono 30 che vedono nell’Eliseo la loro Patria, qualsivoglia indiscriminata strage di civili nella striscia di Gaza, ricadrà in pieno sui due nemici giurati di Hamas, Israele e gli Stati Uniti. Ed un eventuale massacro degli ostaggi conseguente ad un altrettanto temuto massacro di civili dopo l’attacco a Gaza col grosso dell’esercito israeliano, sarà addebitato dall’opinione pubblica ai predetti israeliani ed americani. Ed il sangue continuerà a scorrere coi paesi limitrofi che pure danno segni di insofferenza come la stessa Giordania di Re Abdallah e l’Egitto di Al-sisi che avevano disertato il vertice con Biden. Senza contare la Siria e l’Iraq che non staranno a guardare se i venti di guerra dovessero divampare ancora a seguito dell’azione militare di Israele. Il presidente israeliani Nethanyau, per scatenare ulteriormente le ire del grande protettore dello Stato di Israele, ha detto al presidente Biden, che si reca, per la prima volta per un presidente americano in Israele con un conflitto in corso, :” Presidente Biden , quello che ci ha inflitto Hamas per noi è come il doppio di quello che avete subito con gli attentati dell’11 settembre del 2001…”. Quell’attentato ha scosso molto il paese guida dell’intero occidente, sia dal punto di vista politico, che economico, militare e di costume, perché per la prima volta si sono dovute contare quasi 3000 vittime innocenti sul proprio territorio, lontano dagli scenari di guerra guerreggiata dagli eserciti e dai miliziani. Noi in Europa di stragi di civili a causa di eventi bellici, ne abbiamo dovuti registrare parecchi. In Italia, ma cose analoghe si sono viste in tutta europa, durante la seconda guerra mondiale in un solo giorno a seguito di un bombardamento americano, morirono più di 3000 persone, nel quartiere di San Lorenzo a Roma, forse il quartiere più popolare del centro dell’Urbe, quando le periferie degradate non esistevano ancora, nel 1943. Certo l’Italia era ancora un paese nemico, ma i civili cosa c’entravano? Anche l’allora Papa Pio XII si recò a soccorrere gli scampati ed a pregare per i morti subito dopo il cessare delle sirene dell’allarme aereo. Verrebbe il caso di concludere come il nostro Messia , ‘absit iniuria verbis’, “ chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
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