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Storace: QUANDO C’È IL POPOLO, IL PD DEVE NASCONDERSI

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Li invidiavamo.

La domenica era impressionante trovare ai semafori gli strilloni che vendevano l’Unita’, e facevano tanta rabbia. Oggi li hanno sostituiti i lavavetri.

Ma la forza del PCI era la capacità di mobilitazione del suo popolo, un esercito che ci credeva, e aveva leader di assoluto livello. Almeno per questo, però, non avevamo da invidiarli, orgogliosi come eravamo dei nostri capi.

Ma vivaddio c’era politica, c’erano idee, c’era contatto con la gente, alla virtualità non era concesso spazio.

Oggi c’è Orfini. Che era Comunista e oggi si dice Democratico. Sta schierato con elmetto e smartphone per colpire il nemico, il più delle volte sbagliando bersaglio.

A Roma c’era mafia capitale e non si era accorto di aver partecipato ad una conferenza stampa con il capo municipio di Ostia, Tassone, che con tanta brava gente di li’ andava a braccetto.

Adesso Orfini vuol mobilitare gli attivisti rimasti per “ripulire Facebook”. Capito, non le istituzioni e nemmeno le autostrade, ma la rete. Perché non sopporta la libertà. Forse è rimasto comunista. Meno male che il ministro dell’Interno è Salvini e non Orfini; che’ altrimenti alla messa di Genova avrebbe dato ordine di circondare la Chiesa ai primi fischi contro Maurizio Martina, così già che c’era avrebbe potuto “ripulire” l’altare…

Uno dei suoi compagni, l’acidissimo deputato Anzaldi, vuol denunciare il portavoce del governo, Casalino, per aver segnalato le contestazioni contro il Pd ai giornalisti. Stanno davvero male e non si chiedono perché la gente protesta contro di loro e non contro l’esecutivo, anzi…

La realtà è che Orfini è l’emblema di una classe dirigente con un piede nel precipizio e che sa bene di essere odiata dal popolo, che hanno spremuto per troppi anni. Ovunque ci siano persone, gente, folla, quelli del Pd ormai devono nascondersi, non farsi riconoscere. Ma non sempre va bene, a Genova li hanno pizzicati e fischiati persino in Cattedrale.

Proprio la rete ha consentito di denunciare tante verità omesse dall’informazione paludata e di regime e per questo vogliono “ripulire Facebook”. Ma il 4 marzo l’Italia ha ripulito le istituzioni dalla loro ambigua presenza. E sarebbe davvero difficile “ripulire” e denunciare “chi diffama” come pretende il presidente triste del Pd. A parte il fatto che dire la verità non significa diffamare, ma come pensa di trascinare in tribunale milioni di persone arrabbiate? Vuole dare vita al più grande maxiprocesso della storia giudiziaria nazionale?

Caro Orfini; e Martina, e Renzi e tutti voi (senza dimenticare Delrio); l’unica cosa che vi resta da fare è solo nascondervi, sparire, chiudere con una politica da cui avete avuto tanto e troppo senza restituire alcunché.

Pretendete di comandare anche dall’opposizione con intollerabile faccia tosta, a poco più di due mesi dalla formazione del governo, e addebitate ogni colpa sull’esecutivo a cui destinate solo contumelie.

Ma Genova, anche ieri, ha simbolicamente risposto anche alla vostra arroganza.

Vi ha detto game over.

Francesco Storace

https://www.youtube.com/watch?v=tEjCFv-YcKk

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