CASERTA – Nell’ assoluta indifferenza delle forze economiche ed imprenditoriali del territorio, ma soprattutto di quelle politiche, e delle melzecalzette di palazzo Castropignano in testa, oltre allo storico cinema CORSO anche la scritta ci viene asportata.
Qualche cittadino legato alla città insieme all’ex candidato Sindaco Ciro Guerriero avrebbe voluto che almeno la scritta a luce neon del nome fosse salvata per il suo valore storico locale e per lo stile del suo lettering, certamente originale e distinto. Nel silenzio assordante, di chi ricompre ruoli di rilievo, c’è con loro la solita marmaglia senza ‘appartenenza’ che ci dice : Chi t’ho fa fa, non cambierà nulla!!!
Noi crediamo invece che l’ apparato burocratico venga pagato per svolgere una vigilanza fattiva sul territorio e non solo per lo spostamento di carte e fascicoli che dicono ciò che gli pare. Si tratta di nostre malevolenze? Vogliamo parlare, allora, di uno degli ultimi Soprintendenti preso con le mani nel sacco o di quello, di residenza romana, che stava più nella capitale che a Caserta? E vogliamo dire ai nostri lettori che, non ricordiamo un intervento significativo di salvaguardia sul centro storico casertano, il quale pure, come ha avuto a dire, nel corso di una interrogazione comunale, l’ultimo assessore all’urbanista defenestrato, salvo il nucleo urbano più stretto della città, i restanti quadranti del centro storico sono privi di vincoli, pur presentando edifici di pregio storico-identitario. E vogliamo dire che, proprio sulla base di questa impostura, si stanno abbattendo gli ultimi palazzi padronali tipici?
Lascia un commento