Caserta – Non ce ne siamo accorti subito, noi che raramente ci sediamo, se non a un tavolino per un aperitivo o un caffè in compagnia, noi che percorriamo veloci le strade per andare da qualche parte. Ce lo hanno fatto notare le persone più anziane, quelle più lente, quelle che si fermano a riposare, quelle che non vanno in nessun luogo, ma semplicemente “in centro”…. L’ex candidato Sindaco Guerriero: Non voglio credere che è stato per un problema di sicurezza: c’era il covid, gli assembramenti fuori una chiesa a rischio crollo…in città conviviamo con una politica intransigente che sottrae possibilità di aggregazione invece di aggiungerle, desertificando ulteriormente lo spazio pubblico. Una scelta infelice che non rispecchia la cultura della nostra comunità
Non crediamo che qualcuno come le colonne se le sia portate in villa, è sicuramente una leggenda metropolitana , forse una collocazione in altro luogo,(abbiamo certezza di panchine che camminano, ma credo che manchi il senso di appartenenza forse. E allora noi proviamo a ricordarlo: costruiamo una città per tutte e tutti, una città capace di far sentire vivo anche chi va più lento, chi deve fermarsi ogni tanto, chi per sedersi non ha bisogno di consumare. Permettiamo che ci si sieda di nuovo a guardare passare la gente, ad ascoltare chi ci racconta, interrompendo magari un po’ di solitudine, che questa è anche la sua città.
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