Sommossa dei dipendenti della Provincia in Viale Lamberti
Gli impiegati della provincia di Caserta, avente sede in viale Lamberti alla ex Saint Gobain, questa mattina hanno deciso di interrompere qualsiasi attività e di indire un’assemblea permanente, lasciando gli uffici e riunendosi nella hall della sede provinciale. In poche parole è scoppiata una vera e propria sommossa, nonostante la Provincia di Caserta sia in atto un dissesto finanziario, con un disavanzo di svariati milioni di euro, si continua ad ottemperare alle funzioni e alle proprie responsabilità al servizio del pubblico, vedendo il loro futuro più nero della mezzanotte. Nell’atrio del palazzo dove ora sono raggruppati, il livello di tensione è altissimo, tutti sono preoccupati per una situazione economica drammatica che resterà ferma chissà per quanti mesi, e qualcuno di loro si dice già pronto a gesti eclatanti.
Le sigle sindacali, alle 12:00, hanno chiesto un incontro con il presidente facente funzioni, Silvio Lavornia, per chiedere o le sue immediate dimissioni con l’intero consiglio provinciale, o la chiusura degli istituti superiori scolastici, anche se in quest’ultimo caso si tratta più di una richiesta provocatoria, visto e considerato che se tra le facoltà della provincia c’è l’interruzione dei servizi fondamentali erogati alle scuole, questa non può formalmente interrompere le lezioni in quanto avvengono sotto l’egida dello Stato, del ministero della pubblica istruzione, che le regola attraverso i suoi provveditorati, da cui non a caso dipendono i professori che non sono stipendiati da Lavornia e dalla provincia, ma dall’amministrazione dello Stato.
La Provincia di Caserta, a quanto pare non solo non percepisce fondi dal Governo, come del resto tutte le altre province d’Italia, a quanto riferito, ma non può prelevare neppure un centesimo dai propri conti correnti detenuti dal Banco di Napoli. Quale sia il motivo di questo blocco di flusso di denaro, sia in entrata che in uscita, è tutto ancora da chiarire.
Seguiranno aggiornamenti.
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