Il viaggio alla scoperta del matrimonio non è mai semplice, è possibile che si complichi già con il regalo di nozze. Il tema è abbastanza complesso, c’è la coppia che preferisce l’uso della lista di nozze, quella che riceve direttamente un bonifico, e infine i fidanzati che alla domanda: Cosa vorreste per regalo? Rispondono, disinvolti: la busta. Ossia, i solidi consegnati a mano durante le ore di festeggiamento del matrimonio. Nulla di strano, anzi una vecchia tradizione, se non fosse che a metter becco nella “busta” c’è anche l’Agenzia delle Entrate. Di recente in rete circola una storia un tantino bizzarra, che racconta dei novelli sposi che ricevono 9 mila euro come dono di nozze, ma non provvedono a depositare la somma il giorno successivo al matrimonio. Un atteggiamento che ha indotto il Fisco a tassare i soldi della busta, con una multa di 4 mila euro.
Può sembrare una storia paradossale, ma non lo è. Il fatto risale al 2014, ma è stato divulgato di recente, poiché la notifica dell’accertamento operato dal Fisco è avvenuta il 20/12/2019. L’Amministrazione Finanziaria avrebbe notificato alla coppia un verbale in cui ha contestato la somma corrispondente al versamento in banca pari a 9 mila euro, di cui 4 mila euro del valore liquido (contanti), mentre la restante parte di 5 mila euro in assegni. Il nodo cruciale della questione ruota sulla data del versamento dei soldi.
Nel caso specifico, per il Fisco il denaro non appartiene ai proventi del regalo di matrimonio, ma da un’operazione illecita. Questa deduzione è dovuta dalla data corrispondente del versamento, eseguito in un tempo successivo alla data del matrimonio.In effetti il versamento è stato fatto dopo circa 15 giorni dalle nozze. Una tempistica non contemplata dal Fisco, ecco perché è scattata la multa di circa la metà della busta. Per l’Agenzia delle Entrate se fosse stato un regalo di matrimonio, la coppia doveva eseguire il versamento il giorno dopo le nozze.
Seppure la coppia abbia cercato di mediare con il Fisco, raccontando nel dettaglio il motivo per cui non hanno versato i soldi in banca nell’immediato, in quanto presi dalla novità del matrimonio, da una borsa di studio in corso, e così via. L’Amministrazione li ha comunque sanzionati con una multa di 4 mila euro.
Secondo la normativa il Fisco quando ritiene opportuno può avviare i controlli, e procedere alla contestazione di somme che ritiene provenire da operazioni illecite. Sostanzialmente depositare in banca del denaro che si discosti dalla dichiarazione dei redditi, potrebbe far scattare una sanzione. In questi casi, spetta al contribuente l’onere della prova, ossia dimostrare con prova documentale che i soldi sono il frutto di un regalo.
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