Succede che mentre Lega e Forza Italia valutano l’ipotesi di fare fronte comune con Gennaro Oliviero, Clemente Mastella e Italia Viva, si torna a parlare di primarie nel centrodestra.
A lanciare la proposta al tavolo del cdx è stato il candidato di Caserta Kest’è Ciro Guerriero, avallato da Gianpiero Zinzi e dai rappresentanti delle liste civiche presenti.
Ovviamente le primarie del centrodestra non si faranno mai, la stessa Giovanna Petrenga si è detta, fin da subito, contraria. A lanciare lo spunto critico parlando apertamente di ‘infiltrazioni’ è stato Edgardo Ursomando già consigliere comunale esponente dei Verdi, che per le prossime comunali, ancora non è posizionato ufficialmente. “Non condivido la scelta delle primarie, che ritengo quanto di più anti democratico esista in politica, in particolare quando queste si intendono aperte a tutti. – ha spiegato l’ex consigliere – È una pratica tutta di sinistra, che si risolve in una sorta di accordo preventivo sancito in maniera popolare, e che non deve essere letto necessariamente come una specie di truffa, ma piuttosto come una sorta di difesa della scelta di coalizione da ingerenze o contaminazioni esterne. Proprio per questo motivo, non essendo il centrodestra avvezzo a questa pratica, rischierebbe così di fare decidere il candidato sindaco direttamente a Carlo Marino, e non è detto che l’attuale sindaco non lo stia già facendo”. E in fin dei conti i precedenti delle primarie casertane non sono avulsi dal contesto delineato e descritto da Ursomando. Nel 2006 il centrodestra si recò in mass a votare per Petteruti.
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