Newsletter

Resta aggiornato su tutte le ultime news, gli eventi e le attività di Caserta Kest'è

Si parla di “Recovery Found”, ma nessuno sa cos’è (tutto rinviato al 6 maggio)

Avatar Redazione
Home > Cronaca > Si parla di “Recovery Found”, ma nessuno sa cos’è (tutto rinviato al 6 maggio)

 

Al termine del Consiglio europeo, un trafelato Giuseppe Conte si è affrettato  spacciando per conferenza stampa un video di 2 minuti  senza domande a parlare di “svolta storica” e “grande successo per l’Italia”.

In realtà la situazione è così poco storica che la stessa Christine Lagarde si è lamentata per la lentezza con cui si sta muovendo l’Unione europea. L’unica cosa che sappiamo dopo questo Consiglio è che ci sarà il “Recovery Found”  (il fondo per la ricostruzione) per la crisi del Covid-19, ma nessuno sa che cosa sia esattamente, né quante risorse avrà, né come potrà essere utilizzato.

I Capi di Stato e di Governo hanno dato mandato al Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, di presentare un piano per la prossima riunione del 6 maggio (cioè tra due settimane), poi tutto questo dovrà essere attuato e chissà quanto tempo passerà ancora.

Le poche certezze su questo “Recovery Found” sono tutte negative: si tratterà solo di un prestito (che quindi dovrà essere restituito con gli interessi), che sarà ripartito proporzionalmente alla forza economica dei singoli paesi (quindi nessuna mutualizzazione dei crediti e nessuna solidarietà ai paesi più colpiti dal Covid-19, come aveva già dichiarato la Merkel questa mattina) e che si baserà finanziariamente sul Bilancio pluriennale dell’Unione europea (che non è stato ancora approvato, ma che comporterà un raddoppio delle contribuzioni per ogni singolo paese membro).

Quindi innanzitutto l’Italia dovrà dare al Bilancio pluriennale europeo non l’1% ma il 2% del suo PIL, poi dovrà fare nuovo debito per utilizzare quelle stesse risorse aggiuntive che avrà versato nel bilancio. L’unico vantaggio sarebbe solo quello di pagare per questo nuovo debito interessi minori rispetto ai nostri Titoli di Stato, ma con il grande problema di dover restituire tutto, non solo gli interessi ma anche la sorte capitale.

Grande affare vero? Grande svolta storica vero? Ribadiamo: con o senza il “Recovery Found” l’Italia può e deve fare da sola per non trovarsi a casa la Troika entro due anni.

Avatar Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caserta Kest’è

Caserta Kest’è

Giornale online con tematiche di politica, attualità e sport di Caserta e provincia

Cerca
Categorie