Casertavecchia – Ieri è avvenuta la conclusione della 46esima edizione di Settembre al Borgo diretta da Enzo Avitabile, non senza polemiche nonché alcune situazioni di criticità , quale risultato di una realizzazione in tempi ristretti della kermesse.
Ad esempio qualche inconveniente si è registrato al Teatro del Castello, dov’è tutte le sere, all’inizio dello spettacolo, si formava una fila interminabile di persone, che dopo attese snervanti, molti rinunciavano ad assistere allo spettaco stesso.
Un altro problema non indifferente, sono stati i parcheggiatori abusivi, i quali hanno continuato indisturbati ad “svolgere il proprio lavoro”, nella più totale mancanza di controllo.
Settembre al borgo in cifre: tutte le spese del festival
Sei serate, 18 eventi ed un finanziamento di circa 200mila euro. Sono questi alcuni numeri della 46esima edizione del Settembre al Borgo, la storica kermesse che ha chiuso l’estate casertana.
La giunta comunale, ha approvato il progetto “voci, rumori e segni” presentato dalla società Promomusic di Orta di Atella, il cui costo complessivo ammonta a 199.566 euro, finanziati interamente dalla Regione Campania.
“Quest’anno – afferma Enzo Avitabile , direttore artistico del progetto -si è celebrato un raduno spontaneo dedicato all’amore per le differenze e all’accoglienza”, “un dialogo della pace e della tolleranza, della solidarietà e dell’aggregazione”.
Per quanto concerne il quadro economico 120mila euro sono stati pagati al comparto artistico (116.490 euro per gli artisti, 1000 per la presentazione dei libri e 2750 per le mostre visive).
Le spese di produzione (palchi, sedie, hostess, camminamenti collaudi) ammontano a 32mila 226 euro mentre la direzione artistica di Avitabile ha un costo di 6mila euro. Il resto sarà suddiviso tra la segreteria amministrativa (15mila euro) e la comunicazione e stampa (26.100 euro).
“Una scommessa vinta” quella della 46esima edizione di Settembre al Borgo, queste le parole del sindaco di Caserta, Carlo Marino che si è complimentato con il direttore artistico della rassegna stampa. “Anche se un po’ silenzioso si è percepita una strana aura sul Borgo,fascinosamente energica, sotto una luce ambrata ma con la speranza che l’attenzione per Caserta Vecchia continui anche dopo il festival, confessa Don Nicola.
Come parroco- continua-sono pronto a mettere a disposizione il Duomo e anche la Chiesa dell’Annunziata per iniziative ed incontri culturali di qualità .”
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