CASERTA – Noi negli ultimi tempi, abbiamo osservato con sconcerto il comportamento dei delegati dei tribunali nominati alla guida delle società sequestrate.
È normale che Pasquale Maravita utilizzi il profilo Instagram de La Baita per difendere i suoi interessi economici e il suo lavoro. Tuttavia, definire come un semplice accertamento o controllo la nomina da parte del tribunale di un amministratore giudiziario a seguito di un sequestro potrebbe essere eccessivo.
Senza dubbio, questo video aiuterà La Baita, mecca della carne frequentata anche da personaggi famosi dello spettacolo e del calcio di fatto è sponsor della ‘Casertana Calcio’e abbiamo visto molta solidarietà nei confronti di Pasquale Maravita, il che è rispettabile, anche per un legame affettivo con lo chef. Tuttavia, non è corretto affermare che La Baita sia sotto sequestro.
Il locale rimarrà aperto poiché ci sono persone che ci lavorano, e la decisione del tribunale Misure di Prevenzione non implica una confisca definitiva, ma è un sequestro che potrebbe portare a una confisca se le accuse contro Michele Maravita riguardo all’uso di denaro proveniente da attività criminali saranno accertate.
Le indagini sono in corso e il locale non dovrebbe essere chiuso, ma gestito da un amministratore giudiziario. Quest’ultimo esaminerà i bilanci e la documentazione contabile della braceria prima di presentare la sua relazione al tribunale entro trenta giorni dalla sua nomina.
Infine, è importante considerare il ruolo degli amministratori giudiziari nella provincia di Caserta. Questi professionisti sono incaricati di gestire patrimoni societari di imprenditori sospettati di avere legami con clan camorristici o di essere coinvolti in reati. Il loro compito è far sì che le imprese continuino a operare e occuparsi della gestione ordinaria.
Tuttavia, nei casi come quello della ESI di Carlo Savoia, coinvolto nell’indagine della DDA di Napoli sugli appalti truccati dei rifiuti, o come nel caso di Raffaele Pezzella, coinvolto in reati di corruzione e finanziatore sospetto del clan dei Casalesi, abbiamo notato una gestione discutibile della situazione.
Per esempio, la società di Pezzella, la Marrel, gestita dall’amministratore giudiziario Davide Fumante, ha ottenuto un appalto dall’amministrazione provinciale di Caserta, nonostante le connessioni del proprietario con il clan dei Casalesi.
Anche la Costruzioni Generali Sud, precedentemente sotto sequestro e legata a Pezzella, ha recentemente vinto un appalto da 10 milioni di euro per la ricostruzione di un edificio scolastico a Teano.
Questi esempi dimostrano che l’arrivo degli amministratori giudiziari non ha interrotto la serie di appalti e incarichi per i quali Pezzella è sotto processo.
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