CASERTA – Marino ‘sindaco capace‘ dai banchi dell’opposizione nel corso del consiglio comunale, che ha eletto Giuseppe Baldi presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, (Baldi vs Lasco 21-9) , e nominato i componenti del Collegio dei Garanti per i Referendum Comunali eleggendo Daniela Rossetti (sostenuta dall’opposizione), Gianmarco Carozza e Luca Di Maio.
Dopo un lungo scontro, che ha alzato i toni sulla mancata garanzia di segretezza del voto, è toccato al presidente del Consiglio Roberto Gentile e al segretario Comunale ripristinare l’ordine, rimarcando l’avvenuta osservanza del regolamento comunale.
Ma gli strascichi dello scontro sono rimbalzati nella nota diffusa dal consigliere Paolo Santonastaso a valle del Consiglio: «Nonostante la modalità di voto prevista fosse segreta – quasi tutti i consiglieri di maggioranza, e per la minoranza il solo consigliere Raffaele Giovine – hanno espresso la propria preferenza scrivendo sull’apposita scheda dinanzi alla postazione in cui sedeva il sindaco, nonostante l’ampiezza dell’aula e la facoltà di spostarsi nell’anticamera consentissero di manifestare la propria scelta rispettando a pieno i crismi della segretezza. Considerando tale gesto illegittimo, l’ho fortemente contestato insieme ad altri colleghi di minoranza, oltre che sotto l’aspetto formale, soprattutto per il significato politico. Altrettanto gravi ritengo siano state le parole del sindaco Marino, che a microfono acceso, non condividendo naturalmente il mio pensiero, ha dichiarato ai presenti testualmente «Non sono mica il Duce, né sono di Fratelli d’Italia». Fermo restando che appartenere a Fratelli d’Italia costituisce per me un onore, il senso dispregiativo che il sindaco ha voluto attribuire all’anzidetta espressione si commenta da solo ed è molto grave che provenga da chi ricopre il ruolo di primo cittadino nella mia amata città oltre ad essere presidente dell’Anci Campania».
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