CASERTA – Istituti che cadono a pezzi per allagamenti e infiltrazioni d’acqua. Scuole che non hanno aule. Strutture che non hanno laboratori. I numeri della (scarsa) sicurezza nelle scuole casertane, il racconto dei protagonisti, gli avvertimenti di CasertaKest’è. La scuola di San Benedetto ad esempio, è chiusa perché inagibile (anche se il sindaco di Caserta, Carlo Marino, sostiene che i lavori siano terminati), eppure sarà aperta e pronta ad ospitare scrutatori e votanti, mentre i bambini, a due anni dall’inizio dei lavori, da San Benedetto vengono sballottati tra via Barducci e il rione Tescione, per le elezioni di domenica 25 settembre.
La denuncia arriva dalle mamme dei piccoli alunni della scuola “Generale Pollio”, sita in viale Lincoln, II tratto, plesso che è parte integrante dell’istituto comprensivo Vanvitelli.
“Sono quasi due anni – scrivono – di lavori ed oggi ancora non è aperta ai bimbi, ma magicamente per le votazioni sì. A detta del sindaco i lavori sono terminati, ma sono state installate finestre non conformi alle direttive europee, quindi non è agibile ai bambini. Siamo divisi con l’infanzia a piazza Cavour, nel rione Tescione (e anche questa non è a norma, sottolineano le mamme) e con l’elementare in via Barducci. Quanto tempo ancora dobbiamo aspettare prima che riapra? Sinceramente noi genitori siamo stanchi di sentirci dire solo frottole. Nessuno ci dà risposte. Né la preside, né il Comune. Siamo pronte a scendere in piazza, perché la scuola è un diritto dei nostri figli”.
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