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Scendono i santi dal calendario, in prossimità delle piste ciclabili

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Traffico congestionato nel centro di Caserta, più precisamente nelle zone di Viale Cappiello, Piazza Pitesti e Via GM Bosco verso la rotonda quattro stelle. Tutto ciò sta avvenendo in prossimità delle piste ciclabili, che ricordiamo essere state inaugurate ‘orgogliosamente’  qualche giorno fa, in concomitanza, per giunta, con l’orario di uscita dalle scuole della città capoluogo.

Nel bene e nel male, le piste ciclabili sono il tratto distintivo dell’attuale amministrazione comunale di Caserta. Sono state finanziate, come in numerosissimi Comuni italiani, con fondi europei e nazionali, allo scopo di ridurre l’inquinamento delle auto e rendere più vivibili le città. Ma funzioneranno? Creano benefici o danni alla mobilità della città?

Il dibattito sulle piste ciclabili

Tante, però, le critiche con varie motivazioni, perché le piste hanno ridotto le carreggiate e gli spazi per i veicoli a 4 ruote, oppure perché ritenute non molto sicure, spesso per le condizioni delle strade, che presentano molte buche. Per il vicesindaco Emiliano Casale braccio destro del sindaco,  c’è, comunque, una resistenza culturale alle piste ciclabili. Queste le sue parole : “E’ un ragionamento ampio ed è giusto dare le giuste informazioni. Noi ricordiamo bene ogni volta che ascoltiamo le classifiche annuali pubblicate sul Sole24Ore quanto la qualità dell’aria possa incidere anche sulla qualità della città e non sempre ci troviamo in posizioni di classifica di positività, anzi al contrario. Bisogna abbattere le emissioni di agenti inquinanti e ovviamente le auto sono tra i primi responsabili. L’Europa ci ha dato un’opportunità, quella di recepire dei finanziamenti per la mobilità sostenibile, ovvero l’utilizzo di bici elettriche, monopattici elettrici, scooter elettrici ma anche la condizione di poter far circolare questi mezzi leggeri in totale sicurezza e condizione. Abbiamo intercettato questi finanziamenti e dobbiamo realizzare questi 18 km di pista ciclabile e dobbiamo farle mettendole in connessione con le arie di smistamento dove devono esserci anche condizioni di parcheggio all’inizio ed alla fine di esse. Una città come Caserta è strutturalmente creata per poter girare non solo a piedi ma anche con mezzi leggeri perchè è una città a griglie ed è abbastanza agibile. Sicuramente un pò di disagi ci sono all’inizio perchè bisogna riformulare il pensiero di come gestire la propria quotidianità ma sicuramente quella delle ciclabili è un’opportunità che ci da anche la possibilità di abbassare gli agenti inquinanti e poter scalare quelle famose classifiche che in alcuni casi ci vedono soccombenti. Dobbiamo rivedere la nostra gestione quotidiana e il Comune deve mettere in condizione di non creare troppi disagi ai cittadini ed ai commercianti e stiamo lavorando per questo”.

“Sono uno svantaggio”

L’ex candidato sindaco Guerriero ed attuale presidente cittadino di ‘INDIPENDENZA’, Ciro Guerriero, casertano,  boccia le piste ciclabili per come sono state concepite e realizzate a Casertaa

“Fare un parcheggio o un parco incidono sul beneficio – dice Guerriero – di un polo commerciale ed allo stesso modo le piste ciclabili.  Le associazioni di categoria  sono disattente non hanno mai ascoltato i commercianti iscritti e non , anzi c’è un modus operandi che tende a marginalizzare il ruolo delle associazioni libere creatosi per le loro disfunzioni”.

“Invaso carreggiate”

“Le piste hanno determinato uno svantaggio per come sono state realizzate, basti pensare che hanno invaso le carreggiate, sono state inserite in strade piccole e poco sicure per i ciclisti stessi. C’era uno studio a monte? C’era una esigenza da parte di qualche gruppo?” si chiede Guerriero

Manca un piano di mobilità

“Posso affermare, per la mia ‘poca’ esperienza studiando altre città italiane, che le piste ciclabili vanno inserite in un contesto più ampio di mobilità sostenibili, attraverso la sinergia con il trasporto pubblico, la realizzazione di aree verdi, dei parcheggi, dei i  marciapiedi con le misure idonee per i diversamente abili” conclude l’ attuale presidente cittadino di ‘INDIPENDENZA.

 

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