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Si tratta dell’ennesima rivolta negli istituti di pena, che in tutta Italia sono messi a dura prova.
Le tensioni iniziano in mattinata, quando – sulla scia di quanto successo ieri a Pavia e nel resto del Paese – alcuni detenuti del reparto “La Nave” salgono sul tetto protestare contro il divieto di avere colloqui coi familiari finalizzato a prevenire il contagio del coronavirus.
Dall’esterno un gruppo di antagonisti sostiene la protesta, chiedendo l’indulto per tutti i carcerati dietro le sbarre. Gli slogan rimbombano in una Milano alla prova con l’emergenza coronavirus: “Tutti fuori dalle galere, dentro nessuno, solo macerie”.
Secondo quanto apprende l’Adnkronos, i detenuti sarebbero riusciti ad impossessarsi di alcune chiavi di servizio.
Da lì sarebbe esplosa la protesta: dal secondo piano la rivolta si è poi estesa al terzo e al quarto piano.
Al momento sul posto ci sono il Pm Nobili, il collega di turno Gaetano Ruta e il questore di Milano Sergio Bracco oltre al direttore del carcere che stanno provando a far cessare le proteste nate sull’emergenza del coronavirus.
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