Per la città di Napoli il mancato miracolo di San Gennaro non è sicuramente un buon segno.
Il santo patrono della città tre volte l’anno ha abituato da 36 anni i suoi fedeli alla liquefazione del sangue.
Oggi, 16 dicembre 2016, il miracolo non si è ripetuto al termine di una giornata che ha raccolto nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, all’interno del Duomo, centinaia di fedeli, tutti fiduciosi nell’ennesimo atto d’amore del santo verso la città.
Alle 16,30, orario in cui si sarebbe dovuto verificare il ‘miracolo’ il sangue del Santo non si è sciolto.
Alle 19.15 l’ampolla è stata riposta nella teca che la custodisce e la Cappella del Tesoro di San Gennaro, in Duomo, è stata chiusa. Nel giorno del così detto ‘miracolo laico’ (il terzo dell’anno nel quale avviene il prodigio) non si è sciolto il sangue del Santo Patrono. Prima di chiudere la teca monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella, rivolgendosi ai fedeli ha detto : “Non dobbiamo pensare a sciagure e disgrazie. Noi siamo uomini di fede e dobbiamo continuare a pregare”
I precedenti, purtroppo, sono tutt’altro che benevoli. Per l’interno popolo napoletano infatti il ritardo o addirittura, come è avvenuto oggi, la mancata liquefazione del sangue è un chiaro segno che preannuncia una imminente catastrofe. Al contrario invece la liquefazione è considerata in ogni caso come un segno di buon auspicio per il futuro. I precedenti che preoccupano di più sono tre:
TERREMOTO 1980 – San Gennaro non scioglie il sangue nel mese di settembre e in quell’anno, il 23 novembre, si verificò il terribile terremoto in Irpinia che causò circa 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti.
COLERA 1973 – Nel mese di settembre San Gennaro non compie il miracolo con la città di Napoli già colpita da divese settimane dalla diffusione del colera.
OCCUPAZIONE NAZISTA 1943 – Sempre nel settembre di quell’anno, il santo patrono non
ripete il miracolo e la città di Napoli subì la feroce occupazione dei tedeschi.
In passato, sempre nel settembre del 1939 e del 1940, il mancato miracolo di San Gennaro coincise con l’inizio della seconda guerra mondiale e dell’entrata nel conflitto dell’Italia.
Nei secoli scorsi, secondo quanto si legge sul portale storiacity.it, l’episodio del sangue di San Gennaro che non si è sciolto o che si è sciolto in notevole ritardo ha preceduto:
- 22 epidemie,
- 11 rivoluzioni,
- 3 siccità,
- 1 invasione dei Turchi,
- 14 arcivescovi morti entro l’arco temporale dei trenta giorni,
- 7 re morti entro l’arco temporale di sessanta giorni,
- 1 vicerè morto tre mesi dopo,
- 9 papi morti nell’arco temporale di poche settimane,
- 4 guerre,
- 7 alluvioni,
- 3 carestie,
- 11 eruzioni del Vesuvio,
- 19 terremoti,
- 3 persecuzioni religiose.
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