Il libro scritto dal generale Roberto Vannacci ha scatenato controversie all’interno del governo di Giorgia Meloni e nell’ambito del centrodestra. Questa situazione ha portato Matteo Salvini a intervenire energicamente, difendendo il generale e addirittura effettuando una telefonata per esprimere il suo sostegno. Salvini ha sottolineato l’importanza di leggere il libro prima di commentare o giudicare, evocando temi come la libertà di espressione e il confronto di idee.
Queste azioni da parte di Salvini sembrano andare contro le decisioni prese dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale ha ricevuto critiche anche da esponenti del suo stesso partito. Mentre la Lega e alcune parti di Fratelli d’Italia si sono schierate a favore del generale Vannacci, emerge una posizione contraria all’interno di Forza Italia, che sostiene Crosetto.
La divisione all’interno del governo si estende anche ad altre questioni, come le alleanze europee. Salvini ha sfidato Antonio Tajani, l’altro vicepremier, sulla questione delle alleanze con partiti come Le Pen e AfD. Tajani ha dichiarato il suo rifiuto verso tali alleanze, ma Salvini sembra aver contraddetto questa posizione.
Infine, Tajani ha affrontato il caso Vannacci, sottolineando l’importanza di essere prudenti quando si occupano incarichi di grande responsabilità, affinché le opinioni personali non vengano confuse con opinioni istituzionali. In generale, la situazione riflette le tensioni e le divisioni presenti all’interno del governo Meloni e del centrodestra.
Matteo Salvini ha commentato il caso Vannacci a scoppio ritardato, dopo che si erano verificate tensioni all’interno di Fratelli d’Italia e dopo che molti elettori della Lega avevano espresso sostegno al generale Vannacci e condiviso il suo libro. Salvini ha dichiarato di non condividere le critiche rivolte al generale dell’Esercito e ha isolato così il ministro della Difesa Crosetto, che invece ha avviato un’azione disciplinare nei confronti di Vannacci.
Fonti interne alla Lega hanno rivelato che c’è stata una telefonata cordiale tra Salvini e il generale Vannacci. Nel frattempo, l’Ufficio Stato Maggiore dell’Esercito ha rimosso Vannacci dalla carica di presidente dell’Istituto geografico militare il 18 agosto.
Nel suo libro “Il mondo al contrario”, Vannacci ha espresso opinioni retrograde sulle minoranze, comprese affermazioni contro gli omosessuali. Le dichiarazioni sono state definite “farneticazioni” da parte del ministro Crosetto, che ha avviato un procedimento disciplinare. Tuttavia, questa azione ha scatenato attacchi da parte dei colleghi di partito di Crosetto in Fratelli d’Italia, come il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami e il deputato Giovanni Donzelli, che è anche responsabile dell’organizzazione del partito.
Per ultimo si è inserito appunto Salvini. Vannacci “deve essere giudicato per quello che fa in servizio. Se poi scrive qualcosa che non ha niente a che fare con i segreti di stato o il suo lavoro penso che ha tutto il dovere e diritto di farlo”, sostiene il leader della Lega in una diretta social. “Il generale Vannacci è stato additato come un pericolo. Io mi comprerò questo libro, perché prima di commentare e giudicare è giusto leggere“, perché “è facile estrapolare qualche frase, lo leggerò tutto. La condanna al rogo come Giordano Bruno non mi sembra ragionevole”, aggiunge Salvini. Che invoca perfino la censura: “Mi rifiuto di pensare che in Italia ci sia un Grande fratello che dice questo lo puoi leggere e questo no”. Il clamore di questi giorni in verità ha portato il libro di Vannacci in cima alle classifiche di vendita di Amazon.
La presa di posizione di Salvini provoca nuove reazioni dall’opposizione, che chiedono ora l’intervento della premier Giorgia Meloni: “Sta dalla parte del ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha giustamente avallato l’avvicendamento del generale o dalla parte di Salvini?”, domanda su Twitter il deputato dem Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa. “Se il vicepremier dissente dal ministro della difesa su un atto grave legato alla disciplina dell’Esercito, c’è un serio problema istituzionale. E nel merito, vale la lezione di De Gaulle: ‘gli uomini dell’Esercito per dovere, onore e ragion d’essere devono obbedire alla Repubblica’”, scrive il capogruppo di Azione-Italia Viva al Senato Enrico Borghi. “Le dichiarazioni di Matteo Salvini a difesa del generale Vannacci sono inaccettabili perché sono la negazione dei presupposti costituzionali della nostra democrazia è confermano due cose: che la cultura dei diritti e del rispetto degli altri è a destra una merce rarissima e che il governo è sempre più diviso e il ministro Crosetto sempre più isolato”, dichiara il vicepresidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli.
L’altro fronte: le alleanze in Ue – Nella stessa diretta social, dopo le critiche implicite a Crosetto, Salvini parla anche delle dichiarazioni di Tajani (senza mai citarlo). “Non possiamo allearci, dice qualche partito di centrodestra, con la Le Pen, con i tedeschi, gli austriaci o gli amici di Salvini. Ma io penso a un’Europa che metta al centro il lavoro, la crescita, l’ambiente, la famiglia e la sicurezza. Quindi mille volte meglio una Marine Le Pen, col suo progetto di Francia e di Europa fondato su questi valori, che non l’Europa governata dai socialisti o da Macron“, dice Salvini, aggiungendo che quella è “l’Europa delle auto elettriche cinesi, delle case green per quelli che hanno i soldi, delle bistecche finte, della guerra agli agricoltori, ai pescatori o ai balneari. Non è l’Europa che ho in testa”.
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