I dati recenti evidenziano preoccupanti ritardi nell’attuazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) destinati al potenziamento degli asili nido e delle scuole dell’infanzia. Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, solo il 3% dei 3.199 progetti previsti è stato completato, con appena il 25% delle risorse disponibili utilizzate finora. Questo significa che restano da spendere circa 2,4 miliardi di euro nei prossimi due anni, un obiettivo che appare sempre più difficile da raggiungere senza un’accelerazione significativa e una riforma delle procedure.
Questi ritardi mettono a rischio la creazione di 17.400 posti sui 150.480 previsti, già ridotti rispetto all’obiettivo iniziale di 264.480 posti. La situazione è particolarmente critica nel Sud Italia, dove i ritardi sono più evidenti, ma anche nel Nord il rischio è elevato: l’81,4% dei territori privi di asili nido potrebbe rimanere tale.
Fabrizio Canetto, presidente di Assoeuro – Associazione Italiana Europrogettisti, ha sottolineato l’urgenza di interventi tempestivi, affermando che “senza un intervento tempestivo, la scadenza di giugno 2026 per completare i progetti rischia di essere una meta irraggiungibile”.
Gli asili nido non sono un lusso, ma un servizio essenziale per la parità di genere e per incentivare l’occupazione femminile. È fondamentale garantire l’adeguata qualità degli edifici scolastici, che includa sicurezza, spazi idonei e infrastrutture adeguate per i nostri bambini. Senza un intervento tempestivo, la scadenza di giugno 2026 per completare i progetti rischia di essere irraggiungibile.
È quindi imperativo che le autorità competenti adottino misure immediate per accelerare l’implementazione dei progetti del PNRR, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati e assicurare un futuro migliore alle famiglie e ai bambini italiani.
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