Caserta – Un luogo per molti versi sconosciuto, eppure è lì, nel cuore del parco reale: è la Peschiera grande, oggetto di un restauro in corso da alcuni mesi. Ieri, in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube della Reggia, in occasione dell’incontro virtuale con il Museo, i partecipanti hanno scoperto i misteri dell’invaso artificiale. Le immagini del nucleo carabinieri subacquei di Napoli e di Naumacos, hanno mostrato ciò che è sotto l’isolotto e nella stessa Peschiera. VIDEO
Un mondo affascinante. Gabriele Gomez de Ayala, della società Naumacos che ha ispezionato la zona sommersa intorno all’isolotto, ha rivelato di aver trovato, attraverso rilievi iperspettrali su una delle volte a crociera situate lungo il lago, uno stemma degli Acquaviva. «Che ci fa lì sotto quello stemma? La struttura era già sott’acqua o è stata posta lì successivamente?», sono solo alcune delle domande che, secondo de Ayala, meriterebbero ulteriori approfondimenti.
I rilievi dei carabinieri hanno portato alla luce un sistema sotto l’isolotto sorprendente, fatto di cunicoli, di passaggi, di anfratti. «Abbiamo ispezionato la parte sotto l’isolotto nel corso di due immersioni ha spiegato Santi Scolaro, maresciallo maggiore, vice comandante aliquota carabinieri subacquei di Napoli – e abbiamo ricostruito la struttura di interesse architettonico. Sotto l’isola è 27 metri di diametro ed è formata da due corridoi, attraversati da 8 ingressi alti circa 2 metri e mezzo, su una profondità di quasi 3 metri».
Le perlustrazioni subacquee sono state effettuate con l’aiuto del museo archeologico Campi Flegrei che non è nuovo, con la collaborazione, appunto del nucleo carabinieri Subacquei Napoli e di Naumacos, a questo tipo di imprese. «Del Parco archeologico Campi Flegrei, è parte integrante anche l’area archeologica sommersa di Baia, che ha dato vita all’archeologia subacquea moderna. E da qui ha detto il direttore del Parco Fabio Pagano abbiamo portato alla Reggia il nostro know-how, i nostri tecnici, archeologi, esperti per costruire percorsi di condivisioni e ricerca».
Il direttore generale, Tiziana Maffei, ha illustrato i progetti di restauro della Peschiera. E non solo.
La dg ha parlato anche di progetti futuri. «È già pronto – ha annunciato – un bando per la navigazione nell’invaso di sette barchette a remi senza conducente e non è escluso che vi si possano riprodurre le battaglie navali tanto care al re. Inoltre, ha aggiunto Maffei – per la gestione della dimensione ludica pensiamo di procedere in un rapporto pubblico-privato anche perché la Reggia è parte integrante di un sistema produttivo che riguarda l’intero territorio».
Letteria Spuria, responsabile Servizio Salvaguardia e Valorizzazione del complesso del Parco e Savino Mastrullo, consulente agronomico della Reggia di Caserta, hanno, poi, presentato l’intervento intorno alla Peschiera e sull’isolotto. «Abbiamo avviato i lavori dopo un’approfondita ricerca d’archivio ha detto Spuria che ci ha portati a rivisitare il progetto iniziale perché, nel frattempo, le condizioni della peschiera erano peggiorate. Così si è operato abbassando il livello dell’acqua per rispettare l’ecosistema». Per riqualificare l’apparato arboreo sia intorno alla Peschiera che sull’isolotto «si è dovuto procedere ha spiegato Mastrullo – con l’abbattimento delle piante che erano compromesse». Mario Santilli, amministratore Green Impresit; Francesco Volpe, consulente tecnico e Antonio Nacca, consulente agronomico della stessa Green Impresit, hanno, quindi, illustrato gli altri interventi in corso intorno all’invaso, all’interno di esso e sull’isolotto.
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