Continuano gli episodi di razzismo e tutti i canali di comunicazione vengono utilizzati e ne vengono coinvolti, ma la giustizia fa il suo corso.
Condannato a 1000 euro di multa oltre alle spese processuali, l’operaio di Settimo Torinese (To) per aver scritto su Facebook: ”Sono felicissimo un terrone in meno da mantenere”.
Registrato con un falso profilo, l’operaio di 42 anni si riferiva alla morte del ragazzo di 17 anni, siracusano, morto in un incidente stradale dopo 23 giorni di agonia nel novembre 2015.
”Quando vedo queste immagini – aveva ancora scritto – e so che nella bara c’è un terrone ignorante, godo tantissimo. Peccato che ero al Nord altrimenti avrei c.. su quella bara bianca”. La denuncia alla procura è partita da amici e compagni della vittima e subito i carabinieri del nucleo investigativo telematico si sono attivati per scoprire l’identità della persona nascosta dietro Facebook.
Dopo un eccellente lavoro, all’inizio del 2016 il nucleo investigativo è riuscito a dare un nome ed un volto al falso profilo, procedendo con la richiesta di giudizio per diffamazione aggravata da odio razziale e la condanna.
In sede civile verrà avanzata la richiesta di risarcimento.
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