La situazione a Maddaloni sembra essere molto complessa per coloro che sono stati esclusi dal reddito di cittadinanza e non dispongono di alternative reddituali o di occupazione. Una ragazza madre ha guidato un incontro con la seconda commissione servizi sociali per evidenziare le sfide che affrontano queste persone senza alcun aiuto finanziario o opportunità di lavoro. Richiedono con urgenza soluzioni per far fronte alle bollette, alle spese quotidiane, alle cure mediche e ad altri bisogni essenziali. Stanno cercando di organizzarsi in modo civile ma deciso, chiedendo risposte dalla commissione, dal consiglio comunale e dall’amministrazione locale. Vogliono dimostrare che esistono e che i loro problemi sono reali.
Una delle principali preoccupazioni riguarda la fine del sostegno economico per il reddito di cittadinanza. Molti dei beneficiari stanno ora aspettando il “supporto per la formazione e il lavoro”, e il blocco dell’erogazione dei fondi per le “agevolazioni fiscali ed economiche per i contratti di locazione” ha complicato ulteriormente la situazione. Si teme che ci possa essere un aumento della morosità, una perdita di supporto per i canoni di locazione e il rischio di effetti negativi sulla disponibilità di alloggi a prezzi controllati.
I servizi sociali sono sotto pressione a causa della crescente domanda di assistenza da parte di coloro che hanno perso i requisiti per il reddito di cittadinanza e da famiglie in cerca di aiuto sulla gestione delle locazioni concordate. Tuttavia, la mancanza di personale e i ritardi nell’assegnazione dei fondi stanziati dalla Regione stanno ostacolando gli sforzi per affrontare questa situazione. Il finanziamento concesso sembra essere insufficiente per far fronte alle esigenze della popolazione. Gli intervistati sostengono la necessità di accelerare il processo di assegnazione dei fondi e chiedono ulteriori risorse per affrontare questa crisi.
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