A distanza di mesi dalla chiusura della sede distaccata dell’Inps di Aversa, avvenuta a febbraio a causa dell’emergenza sanitaria determinata dalla diffusione del coronavirus, gli uffici normanni restano interdetti al pubblico. La struttura non risponderebbe al momento ai criteri stabiliti per il distanziamento sociale, una chiusura che però si sta ripercuotendo negativamente su tutto il territorio.
“Non possiamo lasciare l’INPS di Aversa chiuso, poiché in questi uffici convergono gli utenti di tutto l’Agro Aversano e in modo particolare la fascia dei minori, degli ultra 65enni e tutti gli oncologici.” Queste le parole di Orlando de Cristofaro, che ha raccolto una raffica di segnalazioni da parte dei cittadini in difficoltà.
Il candidato alle elezioni regionali di “Noi Campani”, annunciando il suo impegno per la risoluzione del problema che sta creando notevoli disagi, ha precisato: “Tutti questi utenti sono costretti ad arrivare a Caserta. Se la sede diventa unica il numero di richiedenti aumenta e la lista di attesa si allunga, comportando tempi di attesa notevoli che non agevolano il soddisfacimento del fabbisogno dei cittadini per il riconoscimento dell’invalidità. Un doppio problema che si ripercuote anche su Caserta.”
L’architetto ha concluso dichiarando: “Bisogna necessariamente rivedere con più attenzione la situazione degli uffici normanni, ed elaborare un progetto di sicurezza anti covid per riportare ad Aversa un servizio fondamentale soprattutto per le fasce più sensibili. L’Agro Aversano non può perdere un istituto territoriale così importante, né tantomeno possiamo permetterci di intasare la sede casertana”.
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