Facebook avrebbe messo a punto un Vaccine hesitancy score (VH score) segreto e in base al quale, attraverso un complesso punteggio assegnato in base al valore dei commenti, deciderebbe se declassare o censurare, su vasta scala, i profili non in linea con la sua “narrazione dei vaccini”.
Il segreto di Facebook
A rivelarlo per la prima volta, con tanto di documentazione segreta , sono due Facebook insiders – due dipendenti del colosso americano con sede a Menlo Park, in California – che hanno parlato, per venti minuti, davanti alle telecamere dell’associazione Project Veritas. La stessa che, tramite le registrazioni di una giornalista sotto copertura, effettuate durante una serie di blind-dates con un dirigente del colosso Cnn, ha inchiodato le imbarazzanti manipolazioni anti-Trump della tv via cavo, sia durante che dopo la campagna elettorale americana.
O ti vaccini o sei un nemico
La linea editoriale di Fb sui vaccini sarebbe estremamente manichea: “Get the vaccine, the vaccine is good for you. Everyone should get it and if you don’t, you’ll be singled out as an enemy of society”, ha dichiarato uno dei whistleblowler, intervistato incappucciato e con voce alterata, alla stregua di un pentito di mafia. Tradotto, si potrebbe mettere giù così: “Non ci sono eccezioni per non vaccinarsi e se non lo fai, verrai additato come nemico della società”. Conseguentemente, anche l’algoritmo dei tuoi post, quello che definisce la potenziale popolarità dei tuoi commenti, sprofonderà nel purgatorio dell’irrilevanza sociale, dove nessuno vorrebbe mai essere confinato. Al pari della famigerata “Twitter Jail”, in cui si può essere bannati a tempo indeterminato. Fino all’eternità, e oltre.
Ma il dipendente “pentito” di Facebook aggiunge qualcosa di più insidioso, che dal Covid potrebbe applicarsi a qualsiasi altra tematica di particolare rilevanza futura. In particolare, di rilevanza politica. Tanto che il governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, ha firmato un disegno di legge, che entrerà in vigore il 1 luglio, che “dissuade” i Big Tech dal sospendere per più di 14 giorni gli account, per qualsiasi violazione, a pena di multe salatissime fino a 250mila dollari al giorno per violazioni.
Il progetto di Mr. Facebook
Secondo i dipendenti sotto copertura, il progetto di silenziare “gli scettici” sui vaccini entrerebbe in un’ottica più ampia, voluta dal fondatore Mark Zuckerberg in persona, per creare sul social network una community “dove tutti sono compiacenti e dove vengono scoraggiate le discussioni critiche su temi così delicati e personali” (“They want to build a community where everybody complies, not where people can have open discourse”).
Che l’argomento della censura segreta sia scottante, lo dimostra il fatto che, per la prima volta, Facebook ha deciso di rispondere all’associazione, tramite un portavoce aziendale: “Abbiamo annunciato in modo proattivo questa politica sul nostro blog aziendale e aggiornato anche il nostro Centro assistenza con queste informazioni”. Dichiarazioni che non frenano l’impatto di questo nuovo potenziale scandalo. Arrivato dopo le ammissioni fatte un anno fa, durante l’audizione al Senato del ceo Zuckerberg, di aver tenuto periodiche consultazioni con gli altri giganti delle piattaforme social, in particolare YouTube, Twitter e Google, nel periodo caldo della campagna presidenziale, per accordarsi sui contenuti e gli account da censurare o rimuovere (tra cui quello dell’allora presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump).
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