Si riporta parte di quanto riportato sulprofilo pubblico fb,dal presidente del consorzio ASI R. Pignetti
È divertente leggere come il Partito Democratico casertano continui a litigare su tutto e con se stesso. Anche sul colore delle scarpe da indossare alla cerimonia funebre della presa di coscienza delle destre al Governo.
Vengo continuamente coinvolta, ormai da anni, in discussioni per il ruolo che rivesto. Eppure, l’operato svolto con dedizione e coraggio per il rilancio dell’area di sviluppo industriale più grande del Mezzogiorno dovrebbe rappresentare motivo di orgoglio per tutti.
Non voglio essere fraintesa. Non sono interessata alla guerra tra bande, fenomeno tipicamente maschile che si alimenta nei giochi di forza per l’ultimo voto o l’ultima tessera. Mi piacerebbe parlare di contenuti. Di lotta per l’occupazione, di rilancio della nostra provincia e di strategie per colmare il gender gap in Campania, di istituzione di tavoli per affrontare le crisi delle imprese ed evitare la speculazione del suolo tra privati.
Vengo a sapere spesso di critiche da parte del Presidente del Consiglio Regionale nei confronti dell’Asi o forse nei confronti di chi lo gestisce. Bene, Presidente Gennaro Oliviero vorrei rinfrescare la memoria a lei ed a tutta la provincia di Caserta, ricordando che anche se nel suo pregiatissimo curriculum pubblico lo ha omesso, la sua prima elezione al Parlamento Regionale in Campania – anno 2005- è avvenuta proprio mentre era componente del Cda del Consorzio Asi. Quindi penso che dovrebbe avere un po’ di riconoscenza e di rispetto per questo Ente che ha gestito e soprattutto le ha fatto da trampolino di lancio.
Dovrebbe, dall’alto del suo ruolo, essere custode degli interessi di questa provincia, cercando di portare a casa più tutele possibili per i cittadini; più che dell’Asi dovrebbe preoccuparsi dei lavoratori, delle imprese, dell’ambiente e della lotta alla camorra che torna in forme diverse.
A noi delle ASL, che invece a molti altri stanno tanto a cuore, interessa solo quanto bene funzionino nell’interesse della salute dei cittadini.
Anzi, da umile Presidente di un Ente di secondo livello, tra l’alto macchiata dall’essere donna, unica donna a presiedere un’area di sviluppo industriale, ritengo che un altro problema di cui dovreste preoccuparvi dovrebbe essere proprio l’equilibrio di genere nei CdA. Dovreste farlo in tanti per togliervi da dosso l’immagine di chi, ad ogni elezione, considera le donne solo un problema da “collocare” in lista, una questione di “numero” da trovare per evitare che vengano elette. Mi pare di aver sentito dire che vengano chiamate “scartini”.
Dite la verità, dichiaratelo che i partiti sono semplicemente un luogo di gestione del potere in mano a pochi.
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