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Per la disfunzione erettile i pistacchi

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Nella Grecia del III secolo a.C., i pistacchi erano inseriti nella categoria degli stimolanti fisici e sessuali. E a quanto pare gli antichi greci avevano pienamente ragione. L’American Pistachio Growers, l’Associazione americana dei produttori di pistacchi, segnala una ricerca pubblicata sull’International Journal of Impotence Research, secondo cui un consumo regolare di questo seme dal tipico colore verde avrebbe in effetti un potenziale benefico sul trattamento della disfunzione erettile.

Lo studio in questione ha coinvolto 17 pazienti sposati, con un’età compresa tra i 38 e i 59 anni e un problema di disfunzione erettile da almeno 12 mesi. A ognuno di loro, per tre settimane, sono stati somministrati quotidianamente a pranzo 100 grammi di pistacchi, pari a circa 570 kcal, il 20% dell’apporto calorico giornaliero. Risultato? Al termine dell’esperimento i parametri dell’Iief, l’Indice Internazionale di Funzionalità Erettile, si sono rivelati considerevolmente migliorati; così come i parametri di funzionalità vascolare, a fronte di un calo significativo di colesterolo. Il tutto senza variazioni di massa corporea e di pressione sanguigna.

Secondo gli autori della ricerca, l’efficacia del pistacchio sarebbe da ricercare nella presenza abbondante di sostanze antiossidanti, che favoriscono l’elasticità dei vasi sanguigni e proteggono dalla formazione di placche aterosclerotiche. E nell’elevato contenuto di arginina, un amminoacido che aiuta a preservare la flessibilità delle arterie e a migliorare il flusso del sangue. “Si tratta di un’ulteriore conferma di come la qualità dell’alimentazione possa essere importante per il trattamento di alcune patologie -, sottolinea Giorgio Donegani, esperto in nutrizione ed educazione alimentare e Presidente di Food Education Italy. – Qualità che consiste nell’assicurare all’organismo non soltanto un corretto e bilanciato introito calorico, ma l’apporto di quei fattori protettivi contenuti in misura diversa negli alimenti e che possono svolgere un ruolo determinante per il benessere di tutto l’organismo”.

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