CASERTA – Gli imprenditori Raffaele Pezzella e Tullio Iorio sono stati arrestati e saranno interrogati in merito alla loro presunta partecipazione a gare truccate per ottenere appalti pubblici del valore di tre milioni di euro a Calvi Risorta. L’accusa sostiene che il metodo utilizzato per ottenere l’affidamento degli appalti fosse viziato da accordi sottobanco per escludere altre ditte. L’avvocato Giuseppe Stellato li difenderà durante l’interrogatorio con il gip di Napoli.
Inoltre, domani è previsto un incontro tra il giudice e l’ex presidente dell’Asi di Caserta, Piero Cappello, agli arresti domiciliari. Cappello è accusato di aver veicolato due appalti verso le ditte riconducibili a Iorio e Pezzella. I lavori riguardavano la strada Casilina e la struttura scolastica “Cales”.
Secondo l’accusa, Cappello, legato a Pezzella e Iorio, avrebbe organizzato gare truccate favorendo le loro imprese. Gli imprenditori, a loro volta, avrebbero coinvolto prestanome per partecipare alle gare. L’inchiesta coinvolge anche Carlo D’Amore, Giuseppe Napoletano e Carmine Petrillo, accusati di intestazione fittizia di società e riciclaggio.
È prevista la presentazione di un’istanza al Riesame di Napoli per chiedere l’annullamento della misura cautelare per tutti e tre gli indagati. La vicenda sembra avere risvolti politici, con indicazioni che il sindaco Giovanni Lombardi avrebbe promesso l’appalto a Francesco Verrazzo. I Verrazzo, sebbene non indagati, erano stati coinvolti in un’altra inchiesta due anni fa e successivamente assolti.
Lascia un commento