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Ornella Mariani: Due parole su Bergoglio e sul non richiesto incontro da parte di Mike Pompeo

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All’alba del 27 scorso le FF.AA. dell’Azerbaijan hanno sferrato un violento attacco sulla regione separatista di Nagorno-Karabakh o Repubblica dell’Artsakh, bombardando la capitale Stepanakert difesa dagli Armeni il cui Governo ha chiamato la mobilitazione generale e messo in moto le proprie Unità verso il fronte di combattimento.

A fronte di “…una guerra per la vita e la morte, che combatteremo fino alla fine….”, il Presidente ArayikHarutyunyan ha proclamato la legge marziale ed anche il Clero ha preso le armi contro i Jihadisti filo/turchi azer.

Al di là degli opposti nazionalismi e dell’aspra conflittualità confessionile, la questione è geopolitica per gli stretti legami dell’Azerbaijan con la Turchia e dell’Armenia con la Russia, che ha sempre tentato la via del dialogo per restituire stabilità all’area: il Ministro degli Esteri SergejLavrov ha chiesto un vano cessate il fuoco all’omologo Mevlüt Çavuşoğlu e il rischio di una rottura degli equilibri regionali caucasici sembra inevitabile.

Anche al massacro di queste Genti, come alle tragedie consumate in danno dei Curdi e dei Nestoriani ortodossi e dei Cristiani nei Paesi islamici e in Cina, confinati nella Chiesa del silenzio e sottoposti a violenze e morte, resta indifferente Bergoglio la cui insensibile condotta incline a Regimi liberticidi e a disumane Dittature, è priva della serenità espressiva della Fede in Cristo e densa di un ereticale delirio teso a sostituire Dio con l’Uomo e a revocare alla Chiesa il ruolo pastorale.

Sul suo operato si sono espressi autorevoli Cattolici: dal Teologo Robert Spaemann, che ne ha denunciato l’ambiguità in contrasto con la Dottrina tradizionale: “…Anche nella Chiesa c’è un limite di sopportabilità…”, al Filosofo Josef Seifert a parer del quale: “… è nostro santo dovere… criticare … il ….Papa, se devia dalla verità e se i suoi errori danneggiano la Chiesa e le anime…” e fino all’Intellettuale Philip Lawler che ne ha fatto lo scandaloso Protagonista del libro “The lost sheperd” ( il “Pastore perduto”) e fino all’Arcivescovo del Kazakhstan Athanasius Schneider, le cui parole pesano come macigni: “…quando, in una Chiesa, arriviamo al punto in cui fedeli, preti e vescovi hanno paura di dire alcunché, come in una dittatura, questa non è la Chiesa…”.

E’ lo stesso Bergoglio che ha respinto le denunce del Cardinale Zen, circa l’oppressione comunista cinese, e che ha rifiutato di incontrare il Dalai Lama tributando, per contro, indebiti onori al Macellaio Erdogan e al Terrorista Abu Mazen, in sprezzo del sangue versato quotidianamente in Israele.

E’ lo stesso Bergoglio le cui affermazioni non sono in sintonia col mandato:
il whisky è la vera acqua santa”;
“Dio non ha la bacchetta magica”;
a proposito dell’episodio dell’Adultera: “… Gesù fa un po’ lo scemo… ha mancato verso la morale… non era “pulito”;
“…una grande maggioranza dei nostri matrimoni sacramentali sono nulli”, mentre tante “convivenze” sono “matrimoni veri”.

E’ lo stesso Bergoglio che delegittimando il vincolo/pilastro della Famiglia e che, a conferma della subalternità al “Politicamente corretto” e ai Poteri Forti, ha sospeso i viaggi fino a tutto il 21 e, prono anche al “Sanitariamente corretto”, si è negato alla condivisione della sofferenza pur predicata da Cristo.

Impietoso appare il confronto con lo spessore umano e culturale e teologico di Ratzinger le cui parole, già nel 1969, anticipavano tutta la decadenza di una Chiesa lacerata da scandali e corruttele:
…Siamo a un enorme punto di svolta nell’evoluzione del genere umano. Un momento rispetto al quale il passaggio dal Medioevo ai tempi moderni sembra quasi insignificante… un processo lungo, ma quando tutto il travaglio sarà passato, emergerà un grande potere da una Chiesa più spirituale e semplificata…. A quel punto gli uomini scopriranno di abitare un mondo di “indescrivibile solitudine” e avendo perso di vista Dio, …avvertiranno l’orrore della loro povertà… Allora, e solo allora, vedranno “quel piccolo gregge di credenti… lo scopriranno come una speranza per se stessi…”

Non è tutto.

Mentre è in atto un durissimo scontro per l’egemonia mondiale, Bergoglio provoca un incidente diplomatico con gli Stati Uniti servendosi della ambiguità della Stampa tesa a millantare e a gonfiare una inesistente circostanza: il rifiuto ad incontrare Mike Pompeo.

In realtà, nessun comunicato ufficiale della Casa Bianca ha fatto riferimento ad un eventuale incontro del Segretario di Stato americano, nella cui agenda c’è solo un colloquio col Cardinale Pietro Parolin e con l’Arcivescovo Richard Gallagher.

Bergoglio, avvezzo all’impostura, ha solo voluto creare scompiglio lasciando credere di opporsi ad una visita in realtà né chiesta né auspicata, contrariamente a quanto riportato da “L’Avvenire”.

E’ ancora una volta un atteggiamento irresponsabile la cui portata danneggia non solo la Comunità religiosa, ma l’intero Paese attraversato dallo stesso clima degli anni 43/45, quando c’era un Governo/fantoccio pari a quello attuale, che osa irresponsabilmente sfidare i patti di lealtà minacciando di rendere l’Italia terreno di guerra.

Ne trarrebbe vantaggio solo Bergoglio, rilanciando la propria attitudine al collaborazionismo…. .

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