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Omicidio Frascogna: oggi la sentenza di primo grado

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Oggi, Giovedì 16 dicembre sarà una data importante nel processo per l’omicidio di Simone Frascogna, poiché nel pomeriggio sarà emessa la  sentenza di primo grado nei confronti di Domenico Iossa, accusato dell’omicidio del 19enne di Casalnuovo.

Morire per uno sguardo di troppo, per un precedente litigio tra comitive, per uno sciocco diverbio avvenuto poi in strada. Morire perché mentre stavi difendendo il tuo amico, già ferito da un fendente, e stavi avendo la meglio perché praticavi arti marziali, vieni raggiunto da diverse coltellate al fianco sinistro e al torace da chi in quel momento era in una posizione defilata. Un gesto da vigliacchi quello commesso dal 18enne che a 24 ore dall’omicidio di Simone Frascogna, avvenuto martedì 3 novembre intorno alle 21.30 lungo il corso Umberto I di Casalnuovo (Napoli), confessando poi tutto ai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna.

Si chiama Domenico Iossa jr, originario di Acerra e di professione carrozziere, il giovane che fu sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio doloso e tentato omicidio, in concorso con dure ragazzini (B.C. e T.F. di 16 e 17 anni). Secondo quanto  è stato ricostruito dai militari, nelle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Nola, in sinergia con la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, i tre, così come emerso dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza, viaggiavano a bordo di una Smart Forfour di colore bianco quando si è verificato un diverbio, per motivi di viabilità, con la vittima 19enne e l’amico (il 18enne Luigi Salomone) che si trovavano in una Ford Fiesta. Una discussione animata nel corso della quale Iossa jr si sarebbe vantato di alcune parentele “pesanti” nel campo della malavita.

Dopo lo scontro verbale, a far scattare l’aggressione è stato un gesto mal interpretato. Simone ha infatti accostato sulla sinistra, parcheggiando la propria auto nei pressi dell’abitazione di un amico in attesa che scendesse. La circostanza però è stata interpretata come un atto di sfida da parte dei tre che non hanno esitato a fermarsi assaltando la Ford Fiesta. Simone e l’amico 18enne erano ancora all’interno della vettura quando è avvenuta l’aggressione.

Il primo a finire nel mirino è stato l’amico Luigi che ha ricevuto una coltellata da Iossa. A quel punto intervenne Simone cheprovò in tutti i modi a difendere il 18enne. Nella colluttazione fisica stava avendo la meglio prima di subire diverse coltellate rivelatesi poi fatali.  Frascogna morirà di lì a poco, subito dopo l’arrivo al pronto soccorso del Cardarelli. Salomone se la cavò una prognosi di 15 giorni.

Io mi aspetto il massimo della pena – dice Natascia Lipari, madre di Simone Frascogna – l’ergastolo. Anche se non ha nulla a che vedere con l’ergastolo che sto vivendo. Voglio avere fiducia nella giustizia fino alla fine. Voglio che chi uccide resti in carcere fino alla fine dei suoi giorni, solo così forse non ci saranno altri Simone Frascogna. Io non posso accettare che lo Stato uccida due volte le vittime innocenti di questa mal società. La nostra società pulita non ha bisogno di questi figli di Satana“.

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