CASERTA – E’ passata anche con i voti della maggioranza la mozione presentata dal consigliere di centrodestra Maurizio Del Rosso sull’abbattimento delle barriere architettoniche al Comune di Caserta in occasione dei lavori del consiglio di oggi.
«Sono soddisfatto di aver contribuito a migliorare la condizione di molti cittadini. La tutela delle persone fragili deve essere al primo posto. Spiace tuttavia che sino ad ora nulla sia stato fatto, speriamo ovviamente che dopo questa mattina qualcosa si muova davvero e che questa mozione possa trasformarsi quanto prima in azioni concrete», precisa Del Rosso.
Anche Gianpiero Zinzi commenta la bella vittoria in aula consiliare: «Ci sono volute una diffida, una missiva al Prefetto e una mozione discussa oggi in aula da Maurizio Del Rosso e che è stata approvata all’unanimità. L’amministrazione, su nostra indicazione, si è impegnata anche per altri interventi che vanno dall’adeguamento dei servizi igienici comunali all’abbattimento delle barriere architettoniche su tutto il territorio».
In dirittura d’arrivo dunque i primi interventi per eliminare le barriere architettoniche e rendere il palazzo del Comune di Caserta accessibile anche ai portatori di handicap.
Soddisfazione è stata espressa da tutti i consiglieri vicini al neo deputato Gianpiero Zinzi.
«Una Città, le scuole e un palazzo comunale più accessibili e inclusivi. Sono sempre stati tra i nostri obiettivi programmatici – commentano in una nota Gianpiero Zinzi, Alessio Dello Stritto, Maurizio Del Rosso, Fabio Schiavo e Donato Aspromonte –
Per questo l’avvio degli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche alla sede di Palazzo Castropignano – avvenuto dopo una nostra diffida, una missiva al Prefetto e una mozione discussa oggi in Aula dal consigliere comunale Del Rosso, approvata all’unanimità – rappresenta per noi un motivo di soddisfazione».
Via libera anche alla mozione del consigliere Dino Fusco che ha rilanciato l’istanza del Movimento spontaneo di cittadini Casa di Vetro che chiede l’impiego di personale militare in quiescenza per colmare i vuoti di organico del Comune sfruttando la possibilità che offre la legge.
La mozione è passata anche in questo caso con i voti della maggioranza dopo che, proprio il movimento Cdv aveva fatto pervenire nei mesi scorsi un’istanza agli uffici dell’ente.
Tale decisione da parte del consiglio comunale consente all’ente di poter rimpinguare l’organico anche con figure apicali risolvendo il problema strutturale che l’ente ha a causa dei tanti pensionamenti degli ultimi anni che hanno creato vuoti mai colmati a causa delle difficoltà economiche del comune.
Ora si attende che l’ente provveda ad avviare le procedure esecutive per trasformare l’atto di indirizzo in provvedimento operativo.
Durante i lavori del consiglio comunale è stato affrontato anche il tema dell’ospedale di comunità da realizzarsi all’interno della Saint Gobain grazie ai fondi del Pnrr.
L’Asl vorrebbe costruire la struttura su un fondo di proprietà comunale. «Siamo favorevoli alla realizzazione di quest’opera, importante per il diritto alla salute della città, per cui ci battiamo da sempre – dichiara il consigliere Raffaele Giovine –
Avremmo ritenuto utile scegliere un suolo già cementato. Interrompere il consumo di suolo è una priorità assoluta per una città che viene sempre più spesso colpita da bombe d’acqua. Siamo per un piano urbanistico a consumo di suolo 0: non c’è più tempo per rinviare. L’attuazione dell’adesione alla banca delle terre da noi proposta mesi fa ci avrebbe permesso di capire quali sono i suoli della città disponibili dando la possibilità al Comune di realizzare quest’opera su un terreno già urbanizzato – prosegue Giovine – Un esempio su tutti è l’ex Enpal in via Sud piazza d’armi, già di proprietà dell’ASL».
In sede del Consiglio Comunale, il consigliere Giovine ha chiesto chiarimenti sul destino del percorso ferroviario che sarà dismesso nell’ambito dei lavori della Tav all’Amministrazione, in quanto nel 2018 era stato dichiarato alla stampa che sarebbe stata convertita in strada carrabile. L’Amministrazione ha smentito, rassicurando, come previsto da due delibere del 2020, la destinazione d’uso a ciclova. «Noi di Caserta Decide vogliamo ribadire il nostro impegno verso l’approvazione di un PUC a consumo di suolo zero e verso un piano di mobilità sostenibile: l’asse ferroviario dismesso rappresenta una grande opportunità per la creazione di un’importante pista ciclabile in una città iper cementificata e carente di ciclovie, che vada da San Clemente al centro storico, pertanto siamo soddisfatti del chiarimento dell’Assessore Maietta».
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