Oggi, al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere si è tenuta l’udienza, nel processo a carico di don Michele Barone, il parroco del Tempio di Casapesenna accusato di maltrattamenti ai danni di una ragazzina minorenne nonché di violenza sessuale ai danni di due ragazze.
Dinanzi al collegio presieduto dal Giudice Francica , hanno testimoniato i genitori di una delle vittime del parroco del Tempio di Casapesenna che hanno dichiarato di non essere a conoscenza di ciò che avveniva, anche se avevano notato dei “cambiamenti “ nel comportamento della ragazza( l’addio al fidanzato, l’inappetenza , le poche uscite con gli amici se non in sua presenza o, comunque, con altri ‘adepti’ del gruppo di preghiera).
Un altro testimone, vittima di don Michele Barone, un ragazzo, ha raccontato di aver conosciuto il parroco in un momento di grande difficoltà: aveva fallito il concorso in Aeronautica, successivamente aveva avuto un grave incidente stradale ed infine aveva scoperto di avere la sclerosi multipla. Quindi in quel momento, il giovane napoletano decide di affidarsi a don Michele, che, stando al suo racconto, confermato poi dalla fidanzata bresciana e dalla sorella, inizia subito con gli esorcismi. Il ragazzo ha raccontato che mentre veniva messo a terra, don Michele gli metteva i piedi in testa, per poi utilizzare la saliva e l’acqua per purificarlo, convincendolo a non prendere più le medicine per la sclerosi multipla, perché se mandava via il demonio dal suo corpo anche la malattia sarebbe scomparsa.
“Sono stati i due mesi più brutti per la nostra famiglia” ha dichiarato la sorella del ragazzo.
L’udienza è stata rinviata a dicembre.
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