GALLIPOLI – Inseguiti perché, secondo il cameriere, non volevano pagare il conto e picchiati. In una delle piazze centrali della Città Bella, in via De Pace, si sono fronteggiati due gruppi senza esclusione di colpi: questa è la versione iniziale, ma poi si scopre che le cose sono andate diversamente. Tutto nasce da un litigio con un cameriere: è esplosa subito la rissa, poi non si sa chi abbia esploso un petardo, quindi il panico da attacco terroristico. All’inizio tutti ci sono cascati. Il caos si è diffuso, ma quando si è capito che non si trattava di terrorismo era già panico totale. Poi, si è scoperto che il petardo non lo avevano lanciato i napoletani e che il cliente che ha litigato col cameriere, in realtà, avrebbe pagato.
Uno scontro pericolosissimo che ha lasciato a bocca aperta i malcapitati che circolavano in quella zona. Sono stati allertati carabinieri e ambulanze: i protagonisti della rissa hanno riportato qualche ferita. Uno dei napoletani è stato fermato dalle forze dell’ordine per chiarire la vicenda. Le ambulanze hanno faticato a intervenire tra la gente che si era accalcata. Lo scontro è avvenuto all’ingresso del centro storico, davanti a un ristorante molto noto. Per molto tempo hanno suonato le sirene di polizia, carabinieri e 118. Molti turisti sono ancora sotto shock.
Il negozio di souvenir, in quella via, è stato danneggiato. Ci sono diverse versioni sull’accaduto: l’ultima che si fa strada è che tutto sia nato dallo scontro tra un cameriere e alcuni napoletani. Il primo li accasava di voler andare via, senza pagare, dal ristorante dove avevano mangiato. Secondo ricostruzioni più recenti, quindi, il napoletano il conto lo aveva pagato e tutto nasce da un equivoco col cameriere che si trasforma in rissa. Nessuno dei due ha sporto denuncia.
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