Newsletter

Resta aggiornato su tutte le ultime news, gli eventi e le attività di Caserta Kest'è

Noemi è fuori pericolo, GRAZIE al team di angeli

Avatar Redazione
Home > Cronaca > Noemi è fuori pericolo, GRAZIE al team di angeli

Ora tutti possono tirare un sospiro di sollievo: Noemi, la bimba di 4 anni ferita ai polmoni nella sparatoria e agguato di camorra di piazza Nazionale a Napoli dello scorso 3 maggio, è fuori pericolo.

Il bollettino medico più atteso, quello che restituisce il sorriso ai genitori della bambina, ma anche ai tanti che hanno pregato per le sue sorti, arriva dall’ospedale Santobono di Napoli a quasi venti giorni dal ricovero.
«Noemi è sveglia – recita il bollettino – cosciente e si alimenta autonomamente. La bambina respira spontaneamente senza necessità di supporto di ossigeno. I parametri vitali sono stabili e il quadro clinico è in miglioramento. La prognosi è sciolta. Il prossimo bollettino sarà diramato tra 7 giorni».

“Bambini colpiti da arma da fuoco ne abbiamo trattati molti in passato. Mai così gravi, questa era una vera e propria ferita da guerra”. Giovanni Gaglione è il medico-chirurgo che ha operato Noemi, la bambina di 4 anni, raggiunta da un colpo di pistola durante una sparatoria a Napoli.

La bambina, dopo settimane di lotta, è fuori pericolo.

Il personale medico esprime tutta la sua gioia in un’intervista, raccontando quelle ore concitate in cui era necessario agire.

A operarla è stato un team di medici dalle 21.30 a mezzanotte, composto da Massimo Cardone, Giovanni Gaglione e Vincenzo Tipo del Santobono, Guido Oppido del Monaldi e Carlo Tascini del Cotugno. Un’operazione complessa resa possibile dalla collaborazione di più ospedali.

“SONO IN QUESTO OSPEDALE DA TRENT’ANNI, MA UNA COSA COSÌ TRAGICA NON MI ERA MAI CAPITATA. […] HO FRONTEGGIATO L’EMERGENZA ISOLANDOMI UN PO’, FERMANDOMI A RAGIONARE”.

Ore difficili, che il dottor Gaglione ricorda:

“LE FERITE DA ARMA DA FUOCO SONO TRADITRICI. ALL’INIZIO NON TI FANNO CAPIRE LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE, VEDI SOLO IL FORO DI UNA PALLOTTOLA, MA NON CAPISCI COME QUEL PROIETTILE STIA OPERANDO NELL’ORGANISMO E I DANNI CHE ABBIA PRODOTTO”.

Nel caso di Noemi, in pochi minuti è stata presa la decisione di agire e di operare:

“I GENITORI PIANGEVANO, MI HANNO DETTO: ‘DOTTORE, CI AFFIDIAMO A LEI, L’UNICA COSA CHE VOGLIAMO È CHE NOEMI SOPRAVVIVA’. […] IO HO UNA FIGLIA DI QUATTRO ANNI, DELLA STESSA ETÀ DI NOEMI. QUINDI MI SONO SENTITO PARTICOLARMENTE COINVOLTO E IMMEDESIMATO IN QUESTA STORIA”.

Avatar Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Caserta Kest’è

Caserta Kest’è

Giornale online con tematiche di politica, attualità e sport di Caserta e provincia

Cerca
Categorie