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“No alcol ai minori”, la “mò Vita” di Kestè fa quadrato per debellare il fenomeno!

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Caserta – “No alcol ai minori!”. Il messaggio è stato lanciato da qualche giorno dai titolari delle attività commerciali posizionate nel centro della città  con il chiaro obiettivo di fermare un mal costume dilagante che rischia di provocare seri danni, visti gli ultimi episodi.

La linea univoca punta a ridurre il consumo di sostanze alcoliche alle fasce più giovani della movida cittadina che ormai da settimane ha ripreso a pieno ritmo con punte che si registrano nel week-end con centinaia di giovani che affollano l’area perimetrale che si estende dal cuore di Piazza Dante alle strade adiacenti dove sono collocati diversi locali frequentati da giovani.

La somministrazione di bevande e cocktail alcolici ai minori è vietata dalla legge ma oltre all’aspetto di carattere normativo la campagna lanciata dal movimento Caserta Kestè con gli esercenti  è indirizzata a dare un chiaro segnale finalizzato a tutelare la salute degli adolescenti.

Non sono stati rari i casi di giovanissimi che in preda agli effetti dell’alcol sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari finanche ad arrivare ad essere trasportati al pronto soccorso. Alla tutela della salute si aggiunge anche la volontà di salvaguardare la quiete pubblica cercando di evitare risse e problemi di ordine pubblico che oltre a provocare danni incidono sull’immagine della “movida” locale.

La speranza di debellare il fenomeno comincia dall’impegno dei singoli titolari ma anche dal ruolo delle famiglie.

 “Come sempre, ormai da anni, il Comune, la Prefettura e la Questura non riescono ad affrontare il problema nel modo corretto – sostiene Rosi Di Costanzo, presidente del comitato vivibilità cittadina Caserta – il divieto di vendita degli alcolici, che pure può essere considerato uno strumento utile a frenare i disagi non può, da solo rappresentare la soluzione al problema. Manca una progettualità che offra alternative concrete ai nostri giovani al solito sballo e mancano i presidi delle forze dell’ordine per verificare che le ordinanze siano fatte rispettare e che la sicurezza sia garantita nelle strade. Il problema degli abusivi in piazza Pitesti, però, – fa notare Di Costanzo – è stato risolto quando si è voluto. Il comitato per l’ordine pubblico ha funzionato in perfetta concordanza, segno evidente che gli abusivi di via Gemito e piazza Pitesti non esprimono il loro voto alle comunali. Il problema non è la sicurezza in quanto tale – conclude – ma le implicazioni politiche”.
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Messaggio ripreso anche da altri locali che hanno lanciato la campagna “Noi non vendiamo alcol ai minori” supportato da un messaggio eloquente “Bere senza controllo è un danno per tutti. Non mentire sulla tua età”.

Nello scorso fine settimana nel centro storico della città  si sono riversati centinaia di utenti che sono stati sopraffatti da focolai di mega risse in vari punti della movida, che si sono concluse con non poche difficoltà da parte delle forze dell’ordine ( che hanno dovuto subire l’oltraggio di mocciosi) , che ha portato a due feriti, un arresto ed una denuncia a piede libero di un minore, la città di Caserta ha preso atto di un’escalation di violenza dilagante a cui porre fine.

La sfida lanciata necessita della sinergia tra tutte le componenti della “movida” casertana e di controlli capillari da parte delle forze dell’ordine.

“Lo scorso week end siamo stati sotto assedio, con centinaia di minorenni con drinks e birre tra le mani – denuncia il titolare di un noto locale del centro storico – un grazie ai locali che se ne fottono ma sappiate però che vi combatterò!”. Non mancano le segnalazioni di cittadini che sui social hanno evidenziato la presenza di adolescenti brilli in giro per le strade della città che per futili motivi provocano in cerca di notorietà facendosi perfino filmare dalle loro accompagnatrici minorenni.

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