CASAL DI PRINCIPE – La seconda assoluzione per Cosentino. Dopo la prima, con cui la corte di Appello ha chiuso il processo sulle pompe di benzina, cioè sulle presunte minacce di tipo camorristico che l’imprenditore Gallo di Villa di Briano avrebbe subito da Giovanni Cosentino che usufruiva delle pressioni che il fratello Nicola poteva far scattare in Prefettura.
Dopo che questo impianto è crollato dinanzi ai giudici di Appello di Napoli, che hanno assolto i due germani per non aver commesso il fatto, è arrivata pochi minuti fa una nuova sentenza che assolve Nicola Cosentino e l’imprenditore Gaetano Iorio per un’altra vicenda che ha occupato migliaia di pagine dei giornali e immagini di tg nazionali e locali da quando, il 6 dicembre 2001, 24 ore prima dell’arresto di Michele Zagaria, portò alla cattura di più di 100 persone, la maggior parte delle quali a Casal di Principe, tra funzionari e dipendenti comunali, tutti coinvolti nell’idea, poi abortita, della costruzione del centro commerciale Il Principe, da costruire proprio a Casale, sulla quale si sarebbe allungate le mani del clan dei Casalesi.
La magna pars di questo processo si è già conclusa con la condanna della maggior parte degli imputati e con l’assoluzione di alcuni. Sia i condannati che gli assolti avevano chiesto a suo tempo il cosiddetto rito abbreviato, che aveva chiuso la partita dei processi in tempi mediamente brevi. Nicola e Giovanni Cosentino, invece, avevano scelto la strada lunga del rito ordinario e come successo per il procedimento sulle pompe di benzina, avevano rimediato una dura condanna nei processi di primo grado, svolti entrambi dinanzi ad un collegio al tribunale di santa Maria Capua Vetere. Oggi, com’era avvenuto per il primo dei due dibattimenti, ha assolto i Cosentino per non aver commesso il fatto.
Ricapitoliamo, i principali processi che hanno visto coinvolto Cosentino sono 4.
Il primo riguarda le presunte pratiche camorristiche consumatesi nel consorzio rifiuti Caserta4 e nella consorella Eco4. Anche in questo caso Cosentino è stato condannato in primo grado.
Per l’Appello abbiamo perso le tracce, ma cercheremo di rimediare. Pompe di benzina e Principe e la Scheda Ballerina assolto.
L’unica condanna in giudicato è rimasta quella per le mozzarelle e i biglietti della partita del Napoli agli agenti della polizia penitenziaria che chiudevano un occhio sull’arrivo di cibo di qualità superiore che giungeva a Cosentino nel carcere di Secondigliano, invece del solito rancio carcerario. Un po’ poco per ritenerlo, come è stato per le procure, un camorrista o un mafioso, se per i giudici dell’Appello è un “estraneo ai fatti”. Vedremo come finirà con il processo Eco4 e Caserta4.
Se sarà assolto, significa che non sarebbe dovuto finire in carcere. E non doveva esserci in quei giorni (per l’inchiesta Il Principe) in cui la sua famiglia si sarebbe aggarbata agenti di polizia penitenziaria. Insomma, se ci dovesse essere una nuova assoluzione, la storia politica e giudiziaria di Caserta e provincia andrebbe riscritta.
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