Oggi da palazzo Castropignano, il cugino del Sindaco Carlo Marino, il dirigente del settore, l’ing. Giovanni Natale, ha diffuso l’ avviso pubblico, che riguarda le contestatissime pedane definite da molti ‘obbrobri’, che scade alle ore 12.00 del prossimo 20 dicembre,(S. Liberato martire) data entro la quale i commercianti o interessati (qualche fuori di chiocca) dovranno esprimere la loro adesione alla proposta comunale di adozione.
E’ l’ultimo atto per appioppare a qualche soggetto le pedane-fioriera.
A chiunque gli sfiori di prendere in considerazione la proposta, fatta deliberatamente per liberarsi una volta per tutte dell’obbrobrio, già intrapresa dalla giunta con la deliberazione n.93 dello scorso 4 novembre, lo invitiamo a leggere bene.
Parte delle stesse pedane-fioriera, danneggiate fin da subito, sono state rimosse in parte lo scorso settembre perché pericolose per macchine e pedoni, criticate da sempre e da tutta la città, facendo parlare fin da subito per la loro utilità, nondimeno gli uffici di palazzo Castropignano, anziché riconoscere l’errore della loro scelta e farle rimuovere, si sono guardati bene dal contestare l’esecuzione dell’appalto alla ditta esecutrice ed hanno incomprensibilmente scelto di tenersele sul groppone, anche perchè i soldi europei sono stati già ‘impegnati’.
La stessa giunta comunale che non creda a questa propria iniziativa si evince facilmente dal testo della delibera, che pronostica irreali stupefacenti migliorie sul piano della riqualificazione urbana dalle nuove adozioni e si azzarda persino a parlare bizzarramente anche di un loro uso di “svago e tempo libero per manifestazioni culturali”. Cose dell’altro mondo, ci vorrebbero indurre a pensare che quelle 4 chiangolette, un po di terra e delle piante oramai secche saranno il volano del centro storico ? Probabile, che da dopo le elezioni, nessuno è più passato per il Corso, che versa in condizioni pietose, con i marciapiedi sporchi, completamente disconnessi, panchine distrutte, cestini più zozzi fuori che dentro, pali della luce con i nastri della promozione in C della casertana dal 2014, con adesivi di ditte, il più delle volte li troviamo avvolti da locandine di serate disco, il tutto mai oggetto di una minima manutenzione o ripristino dello status quo ante.
Invece di ignorare i problemi quotidiani, e realizzare CASERTA città normale, si continua a perpetrare, e fare solo chiacchiere, con aggiunta di slogan menzogneri del tipo ‘Caserta si fa bella’ forse l’amministrazione, guadagnerebbe di credibilità se rendesse noto alla città, del perché non intende rimuovere le pedane-fioriera, quando ce ne sarebbero tutte le ragioni e se, quando, da chi e con quale compenso esse sono state collaudate.
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