CASERTA _A distanza di due anni dal naufragio dell’esperienza di disability manager del Comune di Caserta da parte del professore Vitaliano Ferrajolo, ovviamente incolpevole personalmente di una situazione generale nella quale l’Amministrazione Marino non ne rispettava funzioni e scopi di fatto svuotandoli, il sindaco Carlo Marino torna alla carica con una analoga nomina, stavolta indirizzata all’architetto Antonio Crocco, cui auguro ogni possibile successo, fosse anche quello più insperato. Marino lo fa, anche nelle sue dichiarazioni, nella scia della pletora di nomine, gran parte delle quali scomparse nella nebbia dell’immobilismo o anch’esse naufragate, che la sua fantasia ha voluto destinare alla Città, nella certezza di esserne ripagato innanzitutto con un sostanziale disinteresse generalizzato e di poter cavalcare i media ogni volta con le sue trovate.
Stavolta, però, il tema è delicato e di pesante importanza per Caserta, da decenni ogni volta rinnovato nella sua gravità nelle decine di denunce che evidenziano una manovra ogni volta opaca, priva di prospettiva, assente di una pianificazione degna per i quasi 90mila cittadini che ne sono destinatari.
Il disability manager è innanzitutto figura terza, che dovrebbe operare al fianco ma anche al di sopra delle scelte politiche dell’Amministrazione, rispondendo ogni volta alla necessità di una svolta vera in ogni ambito, che non è concreta se non interviene in ogni pianificazione, fosse pure quella più distante dalle famigerate barriere architettoniche, ormai desueto elemento del dibattito nazionale sulla disabilità anche se qui a Caserta, non a caso, presentissimo.
I prossimi mesi ci diranno se l’architetto Crocco vorrà fare breccia nel muro di insensibilità e incapacità di pianificazione continua cui ci ha abituati l’Amministrazione Marino. Una sua sconfitta, incontri nelle scuole a parte, sarebbe la sconfitta per tutti i casertani, disabili e non.
Avvocato Pasquale Napoletano Consigliere Comunale FdI
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