Caserta – I parenti son fuori la camera mortuaria dell’ AORN di caserta, sperano di poterlo rivedere dopo l’autopsia, ma sappiamo non sarà così.
Angelo Barbaruolo, anno 61 doveva scontare ancora pochi giorni fa, era ospite, esattamente fino a martedi 09 nov 21 presso la COMUNITA’ TERAPEUTICA RIABILITATIVA “S. PIETRO” Via S.Pietro ad Montes a CASOLLA DI CASERTA, trasferito in buone condizioni di salute a detta dei parenti, veniva ricollocato in isolamento presso la casa circondariale si S.M.C.V (per prevenzione covid) e decedeva per cause sconosciute venerdi 12 novembre alle 17, dove il Barbarulo veniva condotto in infermeria per poi ritornare in cella . Poco dopo nel tragitto per ritornare in infermeria si accascia su se stesso e muore.
Il carcere di Santa Maria C.V. viene spesso descritto dalle associazioni che si occupano dei diritti delle persone detenute come mal tenuto, con scarse condizioni igieniche e infestato dagli insetti, a causa della sua vicinanza a una discarica. La struttura ospita un migliaio di persone (la sua capienza massima è di 809 posti) suddivise in vari reparti che si chiamano con i nomi di alcuni fiumi come Danubio, Tevere e Nilo. Alcune inchieste giudiziarie sono in corso, ma a distanza di un anno e mezzo non sono state ancora identificate le responsabilità.
Le esequie muoveranno domani dalla chiesa del buon Pastore. Seguono aggiornamenti.
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