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Muore a 29 Anni, Incinta di 3 Gemelli: 14 Medici Processati

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Prosegue il processo relativo al decesso di Francesca Oliva , la ragazza 29 enne di Gricignano d’Aversa che era in attesa di 3 gemelli .Era il 24 maggio del 2014 e Francesca, seguita dal ginecologo S.R., veniva ricoverata prima all’ospedale di Giugliano e poi alla clinica di Castel Volturno. Dopo le minacce di aborto, il ginecologo S.R. ,il 7 maggio, le praticò un cerchiaggio cervicale in presenza di una leucocitosi con neutrofilia del 77 per cento, emersa dagli esami del sangue: era in atto una contaminazione batterica.

Nonostante l’ecografia eseguita, nessuno se ne accorse che uno dei suoi tre bambini, il maschietto, era morto. E così Francesca venne trasferita d’urgenza, il 19 maggio, alla clinica “Pineta Grande”. Il 22 maggio la sua condizione di salute precipitò. La febbre altissima venne curata con antibiotici inidonei. Il 23 maggio si decise, infine, di far nascere i bambini alla venticinquesima settimana di gestazione, con un parto cesareo. Il maschietto era già morto, mentre una delle due femmine, Giorgia, sopravvisse al parto, ma morì dopo 24 ore per insufficienza respiratoria.L’unica sopravvissuta fu una bambina, Maria Francesca, trasferita all’ospedale “Santobono” di Napoli e salvata dai medici di quella struttura.                                Durante l’udienza di oggi, è stato sentito il consulente dott. Martinelli, il quale ha relazionato il Tribunale, sull’errore commesso dall’Ospedale di Giugliano e dalla Clinica Pineta Grande per aver erroneamente diagnosticato una patologia, scambiando una setticemia con una minaccia d’aborto, senza effettuare l’esame del sangue che avrebbe individuato il problema ed evitato il decesso che è avvenuto il 24 maggio 2014.

Invece ai medici della struttura di Castel Volturno, viene contestato anche  il ritardo col quale si decise di intervenire con l’antibiotico prima e col parto cesareo poi.

Questa vicenda vede rinviati al giudizio, 14 medici , dipendenti delle due strutture sanitarie: Stefano Addeo, Renato Brembo, Gerardo Buonanno, Vincenzo Cacciapuoti, Gerardo Cardone, Giuseppe Ciccarelli, Giovanni De Carlo, Antonio Della Gala, Giuseppe Delle Donne, Pasquale Favale, Pietro Granata, Giuliano Grasso, Crescenzo Pezone ed Antonio Russo,

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