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Munnezza e topi equilibristi, chi l’adotta?

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CASERTA.- Questa del 2017 e’ un estate che ricorderemo a lungo, non solo per l’ allarme roghi che si sono mangiati monti e colline di Caserta e non solo, ma anche perché sembra che la citta’ sia vittima di un invasione di topi senza precedenti.

Piazza Gramsci, Via San Carlo,  via Patturelli, via Gemito, Piazza Pitesti, Piazza Padre Pio e alcuni parchi della citta’  sono le zone piu’ frequentate dai ratti che girano liberamente  in cerca di cibo o semplicemente per “godersi” un po’ di frescuria nelle ore serali.

” Stasera , tornando a casa, dopo una giornata di lavoro ,  ho notato  dei topini piccoli  sulle scale dell’ androne ” . Con queste parole scritte sul proprio profilo faceebok   G.C.  un cittadino casertano  ha voluto denunciare e nello stesso tempo allertare l’ amministrazione comunale .

” Ho un figlio di 7 anni e mia moglie e’ all’ ottavo mese di gravidanza , si legge sul suo profilo , vorrei che chi di competenza si attivi e ordini una disinfestazione generale, i topi si arrampicano da per tutto , a niente e’ servito le trappole fai da te che abbiamo a nostre spese istallato in alcuni punti strategici del condominio”.

Sacchetti della spazzatura abbandonati fuori dai cassonetti. Accade purtroppo ovunque, tra città e provincia, ma capita che a volte qualche cittadino esasperato denunci la situazione, Ecocar  che gestisce la raccolta in città, spiega che i rifiuti abbandonati vengono raccolti da operatori che passano con mezzi più piccoli, mentre i compattatori più grandi si occupano solo dei cassonetti per evitare ripercussioni sul traffico. Intanto questa è la situazione tipo a pochi metri dal Santuario della Patrona di Caserta.

Resta comunque il problema dell’inciviltà di chi disperde l’immondizia, un fattore che pesa ogni anno sulle tasche dei cittadini visto che la raccolta ha un costo extra. Un problema da risolvere.

Ecco la probabile soluzione:Apprendiamo che la Ecocar, società concessionaria del servizio di igiene urbana in città, e i responsabili del Progetto “Sprar” (Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, a cura del Ministero dell’Interno) hanno realizzato un’iniziativa importante e che potrà costituire un esempio di integrazione e di utilità sociale da sperimentare in altre zone d’Italia. Ecocar, infatti, nell’ambito dello stesso progetto, svolgerà tirocini per 9 rifugiati per una durata di 6 mesi. Durante questo periodo i 9 migranti si dedicheranno alla pulizia degli spazi verdi pubblici e al lavaggio delle strade e dei marciapiedi. Sono attività svolte all’interno dello Sprar e per le quali non percepiranno alcun compenso, né tantomeno comporteranno spese a carico del Comune di Caserta. In questo modo, dicono, si possono impiegare delle risorse umane per migliorare la vivibilità della città, dando loro anche una dignità, impegnando le loro giornate, a costo zero per la comunità…

Vogliamo comunque ricordare ai lettori che ai sensi dell‘art. 183 comma 1 lettera a) del Dlgs 152/2006 (Codice dell’Ambiente) definiamo come rifiuto  “qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi”.

Va subito sottolineato che viene considerato rifiuto “qualsiasi sostanza od oggetto”, quindi con una definizione omnicomprensiva che ci specifica ancora meglio cosa considerare rifiuto e cosa non lo è.

Le ulteriori specifiche definizioni inserite nella legge vanno a differenziare i rifiuti per categoria, considerando sia la loro provenienza o fonte ma anche in considerazione della potenziale pericolosità nei confronti del luogo ove vengono trovati.

Un conferimento di “qualsiasi sostanza od oggetto” su ogni tipo di substrato, sia ecco un bosco, un terreno od un marciapiede va a modificare inevitabilmente lo status quo del luogo, comportandone quindi una compromissione.

Cosa fare quindi quando incontriamo dei rifiuti abbandonati? Come dobbiamo comportarci?

Dobbiamo fare una opportuna differenzazione tra il “semplice” abbandono di rifiuti e la scoperta di eventuali “discariche abusive”.

Formalmente ci troviamo di fronte ad stessa tipologia di reato, cioè l’abbandono di rifiuti in un luogo non predisposto a tale scopo, ma nello specifico abbiamo dei comportamenti delittuosi messi in atto da chi ha compiuto il reato che ci devono per forza far considerare queste due situazioni come due situazioni diverse.

SEGNALAZIONE PER RIFIUTI ABBANDONATI.

Come si diceva all’inizio, ogni cittadino può segnalare la presenza di rifiuti abbandonati.

La segnalazione potrebbe essere fatta a voce oppure per iscritto. Il metodo migliore è quello di una segnalazione scritta. Fatevi rilasciare sempre dalla Polizia Locale o dall’ufficio Protocollo del Comune dove presentate la segnalazione una copia recante il timbro di ricevuta.

Se la segnalazione non viene portata a mano, ma viene spedita, il metodo consigliato è quello della Raccomandata con Ricevuta di Ritorno.

E’ importante avere la conferma che la segnalazione sia andata a buon fine, soprattutto per non sentirsi dire dalla Polizia Locale di non aver ricevuto la segnalazione.

Conservate sempre allegata alla copia della segnalazione anche copie delle fotografie o del video che consegnate a supporto della segnalazione.

La segnalazione può essere fatta indistintamente al Sindaco del Comune ove sono stati rinvenuti i rifiuti abbandonati, alla Polizia Locale operante nel Comune dove è avvenuto il rilevamento. In caso di inerzia di questi due soggetti, e in caso di ritrovamento di rifiuti speciali o pericolosi di può presentare la segnalazione alla Procura della Repubblica a cui fa riferimento il Comune ove è avvenuto il ritrovamento.

  • Cosa deve contenere la segnalazione?

Nella segnalazione devono essere contenute in maniera sintetica ed esaustiva tutte le informazioni necessarie al ricevente per accertare in maniera rapida il fatto:

Localizzazione dell’area: si devono fornire le indicazioni precise su dove si trovi l’area, fornire l’indirizzo in questi casi è la soluzione ideale;

Tipologia della zona: indicare se si tratta di una prato aperto, recintato, nella proprietà di qualcuno, in un bosco. Nel caso si conosca il nome del proprietario del terreno avvertirlo. In moltissimi casi ci si trova di fronte a proprietari di terreni ignari del fatto che sul terreno di proprietà vi sia stato un abbandono di rifiuti;

Quantità e qualità del rifiuto : specificare se i rifiuti sono all’interno di contenitori, se sono chiusi o aperti, il numero di questi contenitori ed eventualmente odori particolari provenienti dai contenitori:

ATTENZIONE: evitate di fare gli eroi andando a frugare tra i contenitori senza protezioni adeguate. Lasciamo questo compito a chi sa come operare in certe situazioni!.

Individuazione del momento in cui è avvenuto l’abbandono: se è noto possiamo anche indicare il momento dell’abbandono. Es. Se passo la sera dalla strada X e ci ripasso al mattino e noto dei rifiuti abbandonati che la sera non c’erano è evidente che l’abbandono è avvenuto durante la notte;

Testimoni : possiamo anche inserire il nome o i nomi di altre persone che si sono accorti di quanto avvenuto.

Documentazione fotografica : supportare la segnalazione con del materiale fotografico o video è decisamente importante e necessario soprattutto per evidenziare e descrivere meglio la tipologia di rifiuti e la quantità e il loro stato. Non ha senso presentare tantissime fotografie, è importante che quelle consegnate siano ideali per far capire meglio la segnalazione.

Fondamentale è fornire in maniera completa ed esaustiva i dati di chi fa la segnalazione indicando oltre al nome e cognome, il proprio indirizzo e un proprio recapito telefonico in modo da essere facilmente raggiungibili per ulteriori chiarimenti da parte della polizia giudiziaria.

La segnalazione va sottoscritta. Ricordate bene che le segnalazioni e le denunce anonime non vengono prese in considerazione.

Ecco qui un fac-simile di modulo per la segnalazione Rifiuti_segn_Polizia_Locale

Discorso collegato alla tematica dei rifiuti, ma giuridicamente e amministrativamente diverso, è il caso che riguarda le DISCARICHE ABUSIVE.

La prima precisazione che dobbiamo fare è questa: anche se il termine discarica è poco usato perchè oggi si utilizzano altri nomi come centro di raccolta, centro di smaltimento etc. è del tutto evidente che non ci si deve concentrare o non dobbiamo far coinvolgere la nostra attenzione sul termine discarica, quanto più sulla fattispecie abusiva che va a configurare l’aspetto illecito.

Questo perchè oggi esistono situazioni autorizzate dove è bene partecipare attraverso gli strumenti di partecipazione amministrativa, per controllare che tutto si svolga in maniera trasparente e alla luce del sole, ma esistono anche situazioni dove si svolge senza in rispetto della normativa e delle procedure una attività di deposito, smaltimento di rifiuti senza averne l’autorizzazione.

La normativa difatto individua come discarica, quel luogo in cui stabilmente si svolge il procedimento di smaltimento dei rifiuti.

Il riferimento temporale stabilmente è la prima differenza con l’abbandono dei rifiuti che avviene o può avvenire in maniera occasionale e discontinua.

Stabilmente significa che l’azione ha una sua prosecuzione nel tempo, con una regolarità non indifferente.

Come comportarsi, quale atteggiamento tenere in presenza di una discarica che si presume abusiva?

Anche in questo caso valgono le regole di prudenza che abbiamo visto prima, ma il primo suggerimento è quello di osservare molto attentamente quanto avviene nell’area, documentandolo in maniera scrupolosa e precisa onde evitare di fare segnalazioni preventive e dare la possibilità ai gestori di “sanare” eventuali situazioni.

Un secondo aspetto è quello relativo all’ubicazione dell’area: non solo dove si trovi fisicamente, ma anche verificare la presenza nelle vicinanze di luoghi potenzialmente sensibili come corsi d’acqua etc.

L’area poi va descritta, riportando la presenza di eventuali recinzioni, gli accessi, la presenza di strutture prefabbricate, che tipologie di rifiuti notiamo, se ci sono bidoni, scatole o altri contenitori.

Anche in questo caso, la documentazione fotografica, supportata anche da riprese video può servire in maniera incisiva nella prosecuzione della denuncia e delle indagini.

Se conosciamo i proprietari dell’area è bene indicarne i nominativi, altrimenti premuriamoci di fornire tutte le indicazioni precise affinchè sia facilmente individuata dagli organi competenti l’area e da quella risalire ai proprietari.

Questo ci potrebbe permettere inoltre di verificare, se ci sia in corso una autorizzazione all’esercizio di una discarica che non sta seguendo le regole.

Altro aspetto fondamentale è lo stato dei rifiuti, cioè se si tratta di carta, plastica, ferro o altri materiali; se sono coperti o da cosa o se sono esposti alle intemperie, se sono interrati o se si trovano sotto delle strutture temporanee.

Parallelamente dovremmo riuscire a quantificare gli stessi in modo da fornire delle indicazioni abbastanza precise circa la quantità di rifiuti che viene stoccata nell’area.

Tutte queste cose comunque ci possono servire anche nel caso in cui la discarica sia stata autorizzata. Ciò significa che pur a fronte di una autorizzazione non si stanno rispettando le prescrizioni ricevute al momento della autorizzazione.

Siamo sicuramente di fronte a violazioni meno gravi rispetto alla fattispecie abusiva, ma che possono risultare potenzialmente pericolosi per l’ambiente o la salute dell’uomo.

Per ogni tipologia di rifiuto esiste un protocollo molto rigido per lo smaltimento e anche una semplice violazione di questo protocollo può provocare danni.

Ecco il modulo per la segnalazione di una presunta discarica abusiva Discarica_Abus_segn_Polizia_Locale

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