Come spesso capita in casi simili, una decisione così importante a livello nazionale nasce da segnalazioni e denunce partite dalle federazioni provinciali di Coldiretti.
Lo ricorda il direttore di Coldiretti Caserta, Giuseppe Miselli, che sulla vicenda ha lavorato in maniera continua per molti mesi: “La nostra Federazione ha seguito la vicenda dei prezzi del latte per oltre un anno. Abbiamo scritto alla Parmalat, società del gruppo Lactalis, chiedendo il rispetto delle norme, dopo che la società aveva deciso di abbattere il prezzo di acquisto del prodotto, addirittura scendendo sotto i prezzi di produzione a carico degli allevatori. Una situazione chiaramente insostenibile per chi lavora ogni giorno per produrre il latte che poi viene venduto in giro per il mondo“.
Parmalat, e quindi Lactalis, non aveva rispettato gli accordi presi con gli allevatori, modificando unilateralmente i contratti.
Una pratica sleale che ha fatto immediatamente attivare la federazione casertana di Coldiretti la quale, di concerto con l’associazione nazionale, si è mossa in difesa degli associati e di tutto il comparto produttivo del latte.
La Lactalis, che ha in mano, oltre che Parmalat, anche i marchi Invernizzi e Galbani, è stata quindi multata per pratiche sleali. La norma violata prevede per l’appunto che i prezzi pagati ad agricoltori ed allevatori non debbano per nessun motivo essere inferiori ai costi di produzione.
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