CAIVANO – Giorgia Meloni è arrivata poco dopo mezzogiorno a Caivano, nella parrocchia San Paolo nel Parco Verde guidata da don Maurizio Patriciello, che l’ha accolta al suo arrivo per la prima tappa della sua breve visita nel rione simbolo dell’abbandono istituzionale.
Nella chat dei dirigenti di partito l’organizzazione della claque: “Non ditelo ai giornalisti”.
Quando Meloni è arrivata alla chiesa una decina di persone hanno contestato la premier urlando: “Facci lavorare”. I cori sono stati in parte coperti da quelli dei militanti di Fratelli d’Italia chiamati per l’occasione che hanno applaudito Meloni al suo arrivo urlando: “Giorgia, Giorgia!”
Presente anche Gianpiero Zinzi con lui ci sono i ministri Piantedosi, Valditara e Abodi, il sottosegretario Mantovano, il capo della Polizia Pisani e il prefetto di Napoli Palomba.
Il contesto in cui si svolge l’evento è caratterizzato da un caso di cronaca che ha attirato molta attenzione mediatica e politica: lo stupro di due cuginette avvenuto in un ex centro sportivo abbandonato nel Parco Verde di Caivano. Questo ha portato a una grande presenza delle forze dell’ordine e dei media nella zona.
Il parroco don Patriciello ha espresso alcune richieste durante l’evento, tra cui una stretta contro la pornografia e maggiori presidi sul territorio. Tuttavia, è stato notato che non sono previsti incontri diretti tra la Meloni e le mamme delle cuginette coinvolte nello stupro, il che ha sollevato polemiche.
Il clima nella zona è teso e sospeso, con poche persone per strada e un senso di fastidio per la presenza massiccia delle istituzioni e dei media, che è stata considerata senza precedenti e invadente da parte della comunità locale.
Lascia un commento