Si tratterà di un governo snello, con pochi ministri, che sarà presentato al Quirinale in tempi strettissimi, entro domani, senza preventive consultazioni.
Dopo la rinuncia al mandato di Giuseppe Conte e lo stop al governo M5s-Lega, Giuseppe Cottarelli è rimasto a colloquio con il capo dello Stato per circa un’ora.
L’idea che dovrà realizzare è quella del governo “di servizio” che già il presidente della Repubblica aveva proposto il 7 maggio, dopo il fallimento delle trattative tra M5s e Pd.
Il presidente incaricato ha rassicurato “sulla gestione prudente dei conti pubblici” e sul “dialogo costruttivo con l’Ue” e ha garantito “tempi molto stretti” per la presentazione della “lista dei ministri” al Quirinale.
“Sono molto onorato come italiano di questo incarico” ha detto l’economista, “e naturalmente ce la metterò tutta. Il presidente mi ha chiesto di presentarmi in Parlamento con un programma che porti il Paese a nuove elezioni”.
L’economista spiega che si presenterà in Parlamento con un programma che porti l’Italia al voto nel 2019, dopo il sì alla Legge di Bilancio, se avrà la fiducia; o ‘dopo agosto’ se non l’avrà. Cottarelli garantisce una gestione prudente dei conti e sottolinea il ruolo dell’Italia nel dialogo con l’Ue.
Sulla carta comunque Cottarelli non avrebbe i numeri in Parlamento mentre Salvini avverte Berlusconi: ‘Se voterà la fiducia al nuovo governo, addio all’alleanza’.
Il Pd annuncia il sì. Mentre Grillo dal suo blog vede gli italiani ‘avviliti’ perché i mercati parlano per loro.
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