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Mascherine Tricolore: la mascherina non e’ un bavaglio!

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Mascherine tricolori ha organizzato una passeggiata, abiti neri e l’inno di Mameli cantato a squarciagola per le vie del centro di Roma, fin sotto palazzo Chigi.

Un centinaio di persone, a giudicare dai video diffusi tra gli altri da Radio Savana, si sono ritrovate per manifestare contro il governo: “Non siamo disposti ad abbassare la testa – grida un ragazzo col megafono – avete deciso che l’Italia deve fallire, deve uscire in ginocchio da questa crisi. Qualcuno vuole milioni di disoccupati, imprenditori falliti, famiglie alla fame. Non lo consentiremo”.

Partiti da piazza del Popolo, i manifestanti hanno percorso via del Corso fino a palazzo Chigi. Qui sono stati fermati dalla polizia e identificati. Dopo, si sono spostati in piazza Santi Apostoli. L’account Twitter di Radio Savana scrive: “Avviso di sfratto per Conte. A Roma centinaia di cittadini, famiglie e commercianti marciano spontaneamente per le vie delle capitale cantando l’Inno di Mameli: manifestare è un Nostro dovere, la mascherina non è un bavaglio! Avanti così! Una marea umana pacifica! Manifestare oggi è un nostro diritto ma soprattutto un nostro dovere. Ribellarsi oggi vuol dire amare la nostra nazione, perchè la mascherina non e’ un bavaglio! Viva la libertà, viva l’Italia! Grazie ragazzi”.

“Avevamo dato pubblicamente appuntamento a commercianti, ristoratori, partite iva e lavoratori dipendenti in Piazza del Popolo a Roma – spiega il movimento – La protesta, come già avvenuto nelle settimane scorse era pacifica e i manifestanti, nonostante l’alta partecipazione, si tenevano a distanza di sicurezza così come previsto dalle norme anti covid 19. Mentre ci dirigevamo verso le macchine e le fermate metro più vicine, siamo stati chiusi ad imbuto da due ingenti schieramenti di polizia e carabinieri in assetto anti-sommossa che hanno creato di fatto un assembramento”.

“Questa è una prevaricazione bella e buona – dichiara uno dei manifestanti -. La nostra libertà è messa a repentaglio anche da chi dovrebbe tutelare la legalità. È assurdo che, nel 2020, lo Stato vada avanti a colpi di Dpcm e repressione del dissenso. Indossiamo le mascherine tricolori come simbolo di lotta per la libertà: siamo stufi di un governo che parla solamente, ma non ha ancora erogato la liquidità necessaria per far partire le attività. Non possiamo più tutelare chi lede ogni giorno i diritti e le libertà costituzionalmente garantiti. Le forze dell’ordine ci hanno chiuso la strada bloccando entrambi i lati con militari in assetto anti-sommossa, chiedendo i documenti ai partecipanti e minacciando sanzioni e pene esemplari. Più che l’Italia sembra la Cina”.

Poi, accanto a un video in cui si vedono diverse camionette della polizia: “Roma, alcuni cittadini sono stati circondati da Polizia e Carabinieri mandati da Conte. Potranno uscire uno alla volta solo dopo aver consegnato il documento per l’identificazione. Era una manifestazione pacifica: vogliono toglierci la libertà?”. L’azione, sottolinea Radio Savana, non e’ isolata: “Manifestazioni in corso contro Conte in centinaia di citta’ italiane. Qua siamo a Bergamo- si legge accanto a un video- una delle città più colpite da Covid19, la Loro protesta vale doppio. Sono partiti in 10, poi in 20, oggi erano 50, sempre di più! Forza ragazzi”.

“La parola torni al popolo – scrivono le Mascherine Tricolori in relazione alle loro iniziative -. Iniziamo a manifestare nelle nostre città tutti i sabati con le mascherine tricolori, o con una bandiera a mo di mascherina”.

 
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